Trapani, 8 dicembre 2011 «La misura introdotta dal decreto Monti sulla tassazione indiscriminata del transito e dello stazionamento dei natanti da diporto, così come formulata, crea delle pericolose distorsioni su un settore volano dello sviluppo turistico del Paese e del Mezzogiorno in particolare». Così ha commentato il Sen. Antonio d'Alì (PDL) Presidente Commissione, Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato in merito alla disposizione presente nel decreto Monti che colpisce il settore diportistico ed i territori costieri.«Èindubbio - continua d'Alì - che non si possano utilizzare gratuitamente strutture demaniali e di proprietà statale, ma la logica della manovra avrebbe dovuto essere meglio tarata su una valutazione delle realtà reddituali, alle volte anche speculative, nel possesso e nella gestione delle strutture diportistiche. Ma si deve anche adeguatamente considerare che una generalizzazione ed un'estensione a tappeto della tassa potrebbe generare preoccupanti effetti depressivi e di delocalizzazione in un settore che in un momento di forte crisi economica si è invece dimostrato anticiclico e foriero di sviluppo economico ed occupazionale anche e soprattutto nel Sud del Paese e nei territori insulari». Conclude il presidente della Commissione Ambiente: «La salvaguardia delle economie locali, e quindi la giusta tutela che l'indotto del turismo nautico apporta nei sistemi di fascia costiera, inclusi quelli di aree marine protette, simbiotici ad un Paese con precise caratteristiche geopolitiche di terra al centro del Mediterraneo, deve pertanto suggerire al Governo un' ulteriore riflessione verso l'opportunità di modificare la norma come presente nella manovra».
Tassazione su diporto, contrario D'Alì (Pdl)
Trapani, 8 dicembre 2011 «La misura introdotta dal decreto Monti sulla tassazione indiscriminata del transito e dello stazionamento dei natanti da d...
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