Il Tar Sicilia ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento, adottato dall'amministrazione comunale, che cambia radicalmente le regole riguardanti i gazebo e le verande esistenti davanti ai locali pubblici della località balneare e i criteri per l'occupazione di suolo pubblico in generale. Il ricorso era stato proposto dall'associazione Lo.Ca.Po. di cui fanno parte 35 operatori, tra albergatori, proprietari di strutture ricettive e ristoratori. Sugli operatori pendeva la spada di Damocle dello smontaggio delle strutture esistenti con una riduzione dei posti disponibili all'esterno per i clienti. Il Tar entrerà nel merito della questione il prossimo 20 novembre ma la sospensiva accordata fa tirare un sospiro di sollievo agli esercenti. «Lentrata in vigore del nuovo regolamento ci avrebbe costretti a ridurre i posti disponibili e, conseguenzialmente, alla riduzione della forza lavoro - spiega Giovanni Bua, vice presidente della Lo.Ca.Po. - e, proprio in questo momento di difficoltà doccupazione avviare licenziamenti sarebbe stata una scelta infelice». «Al Tar gli operatori dellassociazione sostenevano la presunta incompatibilità dei consiglieri comunali, - ha dichiarato il sindaco Matteo Rizzo - ma è chiaro che la sentenza del Tar non sospende il regolamento che viene confermato vigente ed operativo». La sospensiva, dunque, interesserebbe soltanto gli operatori che hanno presentato il ricorso. Il Comune tramite lo Sportello unico delle attività produttive, analizzerà tutte le pratiche.
Suolo pubblico, il Tar accorda sospensiva del nuovo regolamento comunale
Il Tar Sicilia ha accolto la richiesta di sospensione del provvedimento, adottato dall'amministrazione comunale, che cambia radicalmente le regole ri...
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