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Sulmona. Leonardo Ciaccio, braccio destro di Messina Denaro prende servizio in biblioteca e il sindaco insorge

Il primo cittadino: "Il rischio che possa avere contatti rimane alto"

Redazione

SULMONA – Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona, chiama le forze dell’ordine per la presenza di Leonardo Ciaccio, braccio destro del boss, Matteo Messina Denaro, impiegato come bibliotecario nel polo museale diocesano di Sulmona.

L’ergastolano, dopo 20 anni di detenzione, ha ottenuto la semilibertà per buona condotta dal Tribunale di sorveglianza dell’Aquila, provvedimento impugnato dalla procura generale della Corte di Cassazione.

Dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 13, Ciaccio esce dal carcere di massima sicurezza di Sulmona, dove è recluso, per prestare il servizio da volontario nella biblioteca del museo di piazza Garibaldi. Il rischio che possa creare contatti rimane alto per il sindaco Di Piero che ha chiamato in causa Prefettura, forze dell’ordine e direzione del carcere peligno per gestire la situazione.

“C’è un pronunciamento del tribunale di sorveglianza. La notizia genera preoccupazione nella comunità, tanto che ho chiesto alle forze di polizia di adottare tutte le misure di presidio e sicurezza” – ha detto il primo cittadino sulmonese nel corso della seduta del consiglio comunale -. In aula è intervenuta anche la consigliera comunale, Teresa Nannarone, che ha sollevato il tema con un ordine del giorno. Per l’ex assessore della provincia dell’Aquila “il primo business della criminalità organizzata è lo spaccio di droga, e questo è un tessuto sociale fragile. Ciaccio qui non lo vogliamo. Non è che non vogliamo la persona, ma il rischio che la sua presenza può comportare nella comunità”.

la cronaca

Scarcerato lo scorso 6 settembre per "buona condotta" Leonardo Ciaccio, ritenuto uno degli uomini più vicini a Matteo Messina Denaro. Inoltre, dopo la condanna per omicidio, associazione mafiosa e un’altra sfilza di reati legati al traffico di droga, non si è mai pentito”. Il via libera, è arrivato dal Tribunale della libertà dell'Aquila e dal Comune di Sulmona dove l'ex detenuto potrà lavorare. Secondo quanto disposto dall'autorità giudiziaria, Ciaccio potrà completare la sua condanna all'ergastolo, inflitta dalla Corte d'Appello di Palermo, con una pena accessoria. Potrà infatti lavorare come volontario nella Biblioteca museale di Sulmona, La decisione sarebbe stata presa per "l'irreprensibile condotta tenuta durante la detenzione" da Ciaccio, ritenuto da sempre il "braccio destro" dell'ex padrino di Castelvetrano ed uno dei pochi ad averne raccolto le confidenze. In passato Ciaccio è stato coinvolto nel maxi processo "Omega" contro la mafia trapanese. Il via libera del tribunale de L'Aquila aveva già generato molte polemiche e preoccupazioni all’interno della comunità di Sulmona, “considerata la caratura del personaggio e i precedenti sul territorio”.

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