I pm di Ancona Paolo Gubinelli e Valentina Bavai nell'udienza preliminare davanti al gup Alberto Pallucchini , del procedimento 'bis' relativo a carenze strutturali e di sicurezza del locale , ai permessi per pubblico spettacolo hanno sottolineato: " Era annunciata e ampiamente evitabile" la "tragedia" avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2018 alla discoteca " Lanterna Azzurra di Corinaldo ( Ancona)in cui persero la vita nella calca , dopo degli spruzzi di spray al peperoncino , cinque minorenni ed una madre di quasi quarant'anni.
La Procura ha ribadito in aula la richiesta di rinvio a giudizio dei dieci imputati ( 9 persone , tra componenti della Commissione di vigilanza, tecnici ed un socio gestore e la società Magic srl). Vengono contestati , a vario titolo le accuse di disastro colposo e cooperazione in omicidio colposo , a lesioni e falso. Per altri sette imputati si procede con rito abbreviato in parallelo : l'accusa ha chiesto cinque condanne e due assoluzioni; altri due patteggeranno una pena.
I Pm hanno parlato di " gravissime irregolarità strutturali" che rendevano la discoteca " inidonea" a quell'uso ; " di imponenti violazioni di norme anti-infortunistiche ; " di sovraffollamento" e " altre condotte colpose ed omissive" la " tragedia non era inevitabile ma annunciata".
Il gup si pronuncerà il 22 febbraio finita l'udenza prevista per le repliche . In aula , oltre ai legali di difesa e parte civili , c'erano alcuni famigliari delle vittime ed il sindaco di Corinaldo Matteo Principi che fa parte degli imputati. I difensori hanno chiesto il proscioglimento degli imputati ecceto l'avvocato Marina Magistrelli che invece ha sollecitato un processo " tranquillo", guardando ai fatti e alle carte per fare chiarezza": " Quello che è successo non doveva accadere ma occorre individuare le vere responsabilità".