L'omaggio del Teatro Stabile di Catania verso Giovanni Verga si aprirà con " Storia di una capinera" , in programma dal 25 al 28 gennaio alla sala Futura. Le celebrazioni per ricordare i cento anni dalla morte dello scrittore si apriranno con questa opera.
La riduzione teatrale è curata da Rosario Minardi ed è prodotta in collaborazione con Banned Theatre. La regia sarà di Valentina Ferrante e Micaela De Grandi ed è realizzata senza l'ausilio di musiche che accompagnano le scene, ma con l'uso di oggetti e le voci degli attori che costituiscono il tappeto sonoro dello spettacolo.
" Nel romanzo Maria, giovane novizia, come quell'uccellino ferito -spiegano la Ferrante e De Grandi, anche loro attrici sul palco- si vede privata della vita e della libertà quando, allontanatasi momentaneamente dal convento a causa di un'epidemia del colera comincia ad assaporare l'amore verso l'amico di famiglia Nino e per tale ragione viene costretta dalla sua matrigna a tornare tra le sue consorelle e a prendere i voti".
Il romanzo , anche attraverso le lettere che Maria indirizza alla migliore amica Marianna è una sentita denuncia della condizione che le donne si trovavano a vivere nella società siciliana dell'Ottocento, dove la dignità e la libertà venivano calpestate da un contesto familiare che indirizzava ogni scelta della loro vita.
Concludono le due autrici: " Quanto mai attuale è questo testo nel raccontare l'avvento di una epidemia e il conseguente stravolgimento della vita del'epoca, che ha creato, così come crea ai giorni nostri , un forte impatto sulle coscienze, a volte risvegliandole, spesso intorpidendole".