Cronaca

Siremar. Dal 30 settembre stop ai collegamenti con Egadi, Eolie e Ustica e licenziamento dei marittimi

Il licenziamento riguarda 71 lavoratori

Laura Spanò

Per l'arcipelago delle Egadi, le Eolie e Ustica si prospetta un inverno con tanti disagi per i collegamenti con la terraferma. Dal prossimo 30 settembre infatti (termine ultimo previsto dall’ultima proroga per la continuità territoriale marittima con la Regione Siciliana), la compagnia di navigazione Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori “non eserciterà più i collegamenti da e verso le isole Egadi, Eolie e Ustica ed è pertanto costretta al licenziamento collettivo di tutto il personale alle proprie dipendenze che vi è attualmente adibito”. I lavoratori interessati sono 71, di cui 8 comandanti, 4 primi ufficiali, 3 secondi ufficiali, 7 direttori di macchina, 7 nostromi, 23 marinai, 4 giovani di coperta, 4 mozzi, 8 operai motoristi e 3 comuni di macchina.

Quindi dal prossimo mese di ottobre, dopo aver servito in questi ultimi mesi estivi le rotte con le isole Egadi, Eolie, e Ustica in regime di libero mercato (avendo risolto “per sopravvenuta impossibilità” – dovuto appunto ai sequestri – il contratto con la Regione Siciliana per la continuità territoriale marittima che garantiva anche in bassa stagione il trasporto di merci e di persone), Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori interromperà le linee.

E' quanto scritto nelle motivazioni della procedura di licenziamento collettivo avviata dalla compagnia di navigazione messinese e comunicata ai sindacati dei lavoratori e agli assessorati competenti. “In considerazione della situazione sopra riportata è indispensabile la conclusione della procedura entro i tempi strettamente previsti dalla normativa vigente” si legge nella comunicazione, nella quale viene anche riassunta la vicenda in corso dalla scorsa primavera e che ha visto il Tribunale di Messina sequestrare, su richiesta delle Procura della repubblica, le tre navi traghetto Helga, Bridge e Ulysse perchè ritenute non conformi al trasporto di persone a mobilità ridotta (una tesi respinta dall’armatore).

A nessuno dei lavoratori sono previsti incentivi all’esodo dal momento che Siremar precisa come “la significativa riduzione dell’attività e il rilevante aggravio finanziario derivante dalla liquidazione degli oneri relativi alla cessazione dei rapporti con il personale interssato non consentono di prevedere ulteriori oneri” rispetto a quelli previsti per legge.

L'assessore Regionale ai trasporti Aricò aveva annunciato nelle scorse settimane il ricorso allaprocedura negoziata senza bando con altri vettori interessati a coprire le linee in convenzione pubblica per la continuità territoriale marittima

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