Èmorto venerdì scorso, a Milano, dopo una breve malattia, il gallerista internazionale d'arte contemporanea Salvatore Ala: aveva 73 anni ed era nato a Paceco. La sua Galleria era famosa per mostre e personali sia in Italia che a New York: Ala portò in Italia le opere di tanti artisti stranieri e lavorò con moltissimi pittori e scultori italiani. A partire dalla metà degli anni Settanta decise di promuovere lArte Povera nel capoluogo lombardo e, dal 1979 iniziò lavventura oltreoceano con lapertura di una sede a New York, la "Salvatore Ala Gallery", maturando esperienze con artisti straordinari: da Joel Shapiro a Robert Wilson, da Rebecca Horn a Frank Stella, da Andy Warhol a Mark Rothko. Un lavoro colto, preziosissimo, che contribuì a dare linfa al circuito italiano dellarte, portando le più grandi novità internazionali al pubblico, alla critica, ai collezionisti, proprio mentre gli artisti italiani conquistavano i mercati e i musei allestero. La stessa sensibilità per lo scouting, lo stesso coraggio e la voglia di creare connessioni strategiche lo portarono, negli anni Ottanta, a interessarsi di Street Art sostenendo, in particolare, il lavoro di Keith Haring, a cui organizzò nel 1984 la prima personale a Milano. L'esperienza newyorchese di Ala durò fino al 1995. Due anni dopo, lasciata la sede di via Mameli, a Milano, si spostò a Brera, in via Monte di Pietà. Nel 2011 larchivio delle sue gallerie, in cui sono custoditi cinquantanni di attività, è stato posto sotto tutela dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia: una raccolta dallalto valore documentario, messa a disposizione degli studiosi.
Scomparso il gallerista Salvatore Ala. Era nato a Paceco
Èmorto venerdì scorso, a Milano, dopo una breve malattia, il gallerista internazionale d'arte contemporanea Salvatore Ala: aveva 73 anni ed era nato a...
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