Palermo - Operazione antimafia Scialandro. Chiesti dalla procura con i pm Beux, Brandini e De Leo, dieci condanne per complessivi 115 anni e 4 mesi di carcere. Si tratta del processo che si celebra dinanzi al gup di Palermo, giudice Rosario Di Gioia, e che riguarda dieci degli indagati coinvolti nell'operazione che hanno scelto il rito abbreviato. Il rinvio a giudizio della procura distrettuale antimafia aveva però riguardato 18 persone. Gli altri otto indagati hanno chiesto il rito ordinario.
Queste le richieste dei pm Beux, Brandini e De Leo, che fanno parte del pool di magistrati che all'interno della Procura distrettuale antimafia di Palermo, si occupano della provincia di Trapani: per Vito Manzo e Giuseppe Maltese chiesti 15 anni; dodici anni per Gaetano Barone, Luigi Grispo, Santo Costa, Paolo Magro, Roberto Melita; undici anni e quattro mesi per Carlo Guarano (ex vicesindaco di Custonaci); dieci anni per Giuseppe Costa (uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo); e infine quattro anni per Andrea Internicola.
I reati contestati a vario titolo sono: associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni. L'operazione Scialandro è dell'ottobre 2023 e fu condotta da Dia, Polizia e Carabinieri e coinvolse i comuni di Custonaci, Valderice e Trapani. Trentuno furono le persone indagate ma la Procura di Palermo, chiese il rinvio a giudizio solo per diciotto.