La prima sezione del Tar Sicilia ha accolto il ricorso, presentato dal Comune di Mazara attraverso gli avvocati Epifanio Giglio e Francesco Emanuele Muscolino, contro il decreto dell'Assessorato regionale dell'Energia del 13 aprile 2015 con il quale era stata revocata l'autorizzazione allo scarico in mare, tramite la condotta sottomarina, delle acque provenienti dall'impianto di depurazione di contrada Bocca Arena, per presunte inottemperanze. Le ragioni del Comune, che aveva già ottenuto dal Tar la sospensiva degli effetti del decreto di revoca dellautorizzazione, sono state definitivamente riconosciute dal Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia che ha annullato il decreto di revoca allautorizzazione allo scarico in quanto, contrariamente a quanto affermato dalla Regione, il Comune aveva trasmesso tutta la documentazione attestante ladeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida che aveva preceduto il decreto di revoca. Secondo il Tar, quindi, il decreto di revoca allautorizzazione non andava emanato ed è stato annullato. La decisione del Tar Sicilia commenta il vice sindaco Silvano Bonanno conferma la bontà delle azioni messe in campo dallAmministrazione Cristaldi per la tutela dellambiente. Forse molti dimenticano che Mazara un depuratore non ce laveva e lo ha messo in funzione grazie allazione del sindaco. Allattivazione del depuratore prosegue Bonanno - sono seguite una serie di azioni che vanno ottimizzando sempre più limpianto e che speriamo porteranno, a breve, ad un suo potenziamento grazie ai fondi Cipe.
Scarico a mare acque depurate, il Tar dà ragione al Comune
La prima sezione del Tar Sicilia ha accolto il ricorso, presentato dal Comune di Mazara attraverso gli avvocati Epifanio Giglio e Francesco Emanuele M...
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