Trapani, 29 settembre 2011-Un riforma (quella voluta in Sicilia dallAssessore Regionale Massimo Russo) fatta unicamente sulla base di una mera logica ragionieristica che finisce con il favorire soltanto il settore privato ed i baroni della sanità palermitana. E questa leloquente sintesi del dibattito politico sviluppatosi in Consiglio Provinciale. Ad aprire la serie degli interventi è stato il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, il quale, dopo avere ricordato che il reparto di cardiologia dellospedale SantAntonio del Capoluogo è da tutti riconosciuto quale centro di eccellenza, si è tuttavia interrogato sui dubbi e le incertezze che emergono dalle ultime notizie apparse sugli organi di stampa chiedendosi se si tratta del risultato degli indirizzi dettati dallAssessore Regionale alla Sanità, Russo, o piuttosto di problemi organizzativi addebitabili alla dirigenza dellAzienda Sanitaria Provinciale. Pertanto, al fine di fare chiarezza, sui motivi che hanno determinato la sostanziale diminuzione del personale medico e paramedico, mettendo così a serio rischio lefficienza dellimportante servizio del reparto di cardiologia, Daidone ha chiesto che venga organizzato un incontro con i vertici dellASP e con la partecipazione anche degli operatori del predetto reparto del SantAntonio. Subito dopo, è stato il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, a rendere noto di avere inviato (il 23 settembre scorso) allAssessore Russo unarticolata e particolareggiata nota in cui viene evidenziata lestrema criticità della sanità pubblica nella nostra provincia con la richiesta di interventi urgenti atti a risolvere le varie problematiche, accertando anche eventuali responsabilità o manchevolezze da parte dei vertici dirigenziali dellASP trapanese, unitamente alle copie dei verbali relativi alle denunce fatte in aula da diversi Consiglieri Provinciali, già da tempo e in più occasioni, da cui emerge una vera e propria deriva della sanità pubblica trapanese penalizzata dalla continua chiusura o accorpamento di reparti ospedalieri, con lesplicita bocciatura della riforma avviata in Sicilia e la sottolineatura che nulla è cambiato da quando (31 luglio 2009) si tenne la seduta straordinaria del Consiglio Provinciale per dibattere, alla presenza dello stesso Assessore Regionale alla Sanità, il piano di rimodulazione della rete ospedaliera della provincia di Trapani. Gli impegni però assunti da Russo in quella occasione sono rimasti chiusi nel libro delle buone intenzioni. Un esempio per tutti: la mancata riduzione del gap strutturale tra le varie aree della Sicilia e con il nord del Paese, con il risultato che a tutti coloro che necessitano di importanti terapie mediche ma anche di più semplici prestazioni e che non possono certo aspettare fino alle calende greche, non rimane altro che sobbarcarsi di ulteriori gravose spese, facendo riscorso alle strutture del settore privato e continuando ad affrontare disagevoli e costosi viaggi della speranza verso altre province ed altre regioni. Del tutto pessimista il Consigliere Giacomo Sucameli (capogruppo di Alleanza per la Provincia) per il quale ormai non cè più niente da fare. E stata decisa la chiusura di alcuni ospedali e non si torna indietro. Sucameli ha anche affermato che alla Regione Siciliana il cosiddetto cuffarismo è stato sostituito con il lombardismo (con lassunzione di una pletora di esperti e consulenti esterni). Si tratta ha detto della sconfitta della politica in cui anche il PD (essendo in maggioranza) ha le sue colpe.Particolarmente critico ancora ieri sera lintervento di un altro esponente dello stesso gruppo di Alleanza per la Sicilia, Matteo Angileri, il quale, dopo avere citato il caso (pubblicato sui giornali) del recente decesso di un anziano i cui familiari hanno presentato denuncia per mala sanità (sarebbe deceduto per una infezione contratta mentre era ricoverato nellospedale SantAntonio di Trapani), ha ricordato limpegno a suo tempo assunto dal Vice Presidente della Provincia, On. Culicchia, di fare venire lAssessore Russo a Trapani, entro la fine del corrente mese di settembre, per partecipare ad un nuovo dibattito in Consiglio Provinciale ed esprimergli de visu le tante lamentele. Forse però ha sottolineato Matteo Angileri preferisce prendere parte a manifestazioni politiche preconfezionate dopo aver dato corso ad una riforma sanitaria che ha soltanto una logica di tipo ragionieristico che fa ricorso allacquisto di prodotti a buon mercato sperando che vada tutto bene. Anche il Consigliere Pietro Pellerito (vice capogruppo di Alleanza per la Provincia), dopo essersi complimentato con il Presidente Poma per i contenuti della nota inviata allAssessore Regionale alla Sanità, ha avuto parole di condanna per la riforma voluta da Massimo Russo e dal Governo regionale che ha finito ha affermato Pellerito per indirizzare tutto verso il privato ed i baroni della sanità del palermitano. Ogni cosa ha aggiunto viene fatta in funzione dellAssessore Russo, che comunque aspettiamo in Consiglio, mentre il servizio pubblico in provincia di Trapani continua a perdere colpi anche per la sensibile riduzione dei dipendenti del comparto che quando vanno in pensione non vengono più sostituiti. Il dibattito sui problemi della sanità pubblica è stato concluso dalla replica dellAssessore Enzo Culicchia, Vice Presidente della Provincia, il quale ha affermato che la mancata presenza dellAssessore Russo entro la prevista data del 30 settembre è stata causata dagli adempimenti relativi alla trattazione (avvenuta ieri sera allARS) della mozione di censura nei suoi confronti. Culicchia ha però aggiunto che insisterà personalmente nellinvito, impegnandosi nuovamente a farlo intervenire ad una prossima seduta straordinaria e aperta del Consiglio Provinciale per dare una risposta a tutti.
Sanità a Trapani, contestato il Piano Russo
Trapani, 29 settembre 2011-Un riforma (quella voluta in Sicilia dallAssessore Regionale Massimo Russo) fatta unicamente sulla base di una mera logica...
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