Salone boccia gli alberi di Natale di Damiano

Gli alberi di Natale che l'amministrazione comunale sta distribuendo da oggi ai commercianti non piacciono al consigliere comunale Francesco Salone. "In verità - commenta - è difficile definirli tali. Sarebbe come definire balena una sardina, o molosso un chihuahua. Alberelli striminziti che meglio sarebbe stato lasciare a dimora per farli crescere ancora. Ramoscelli, piuttosto, potrebbero essere definiti; talmente fragili da far apparire un crimine addobbarli con luminarie, fiocchi e palline". Salone riferisce che molti commercianti, "indignati, arrabbiati, tristemente divertiti", li hanno rifiutati restituendoli al mittente. "La mesta e logica conclusione di un tentativo mal pensato - sottolinea il consigliere comunale - mal realizzato, mal riuscito. Mi chiedo se anche gli assesori della giunta, Michele Cavarretta, Piero Spina, Antonino Giglio, Francesco Briale, Giuseppe Licata, Loredana Mazzarella, condividono questa dilettantesca trovata del loro sindaco". Si tratta, come annunciato nei giorni scorsi, di piantine provenienti dai vivai della Forestale che, dopo le feste, dovranno essere restituite per essere - nelle intenzioni dell'amministrazione comunale - messi a dimora in alcune aree della città. "Non sarebbe stato meglio - conclude Salone - a questo punto, plastica rappresentazione di questa giunta, alzare le braccia, arrendersi all'evidenza e liquidare tutto come facevano i capocomici delle compagnie di giro: “bambole non c'è una lira”.