Palermo - Il Tribunale del Riesame di Palermo, ha disposto l’annullamento della misura cautelare per il consigliere comunale Michele Accardi e sua figlia Sara, emessa dal gip di Marsala il 27 settembre 2024 nell'ambito dell'inchiesta sui corsi di formazione professionale. Per gli Accardi si trattava dell’obbligo di dimora. Tra i presunti favori oggetto dell’inchiesta, era emersa la promessa di assunzione per Sara Accardi: dal suo impiego in un supermercato, sarebbe stata trasferita a un ruolo in una casa di riposo (Ipab) situata a Santa Ninfa, anche se inizialmente si parlava di una richiesta per il compagno di Sara. La promessa, a quanto pare, era stata avanzata dal padre Michele Accardi a Nino Papania, fondatore del Movimento VIA, e a Ignazio Chianetta, referente del movimento a Marsala, finito agli arresti domiciliari nell’ambito della stessa inchiesta. La vicenda comprende una serie di intercettazioni e presunti pagamenti, ora al vaglio del giudice.
Nei giorni scorsi era stata revocata anche la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per Vincenzo Monteleone, 66 anni, di Custonaci. La decisione era stata ancora del Riesame di Palermo che ha anche accolto la richiesta di revoca del divieto di esercitare la funzione di consigliere comunale adottato nei confronti dell’indagato.
Nell’inchiesta dei militari della Guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Marsala e dalla Procura europea di Palermo, è rimasto coinvolto l’ex senatore Antonino Papania. Le indagini sono state incentrate sui fondi europei per la formazione professionale. I soldi erogati sarebbero, finiti, attraverso vorticosi giri, a finanziare il movimento fondato dall’ex politico alcamese