Politici ed economisti prendono posizione sui sequestri beni mafiosi

Trapani, 20 gennaio 2012- In merito al sequestro di beni al presunto mafioso Michele Mazzara, si registrano le prese di posizione di esponenti della p...

Niki Mazzara

Trapani, 20 gennaio 2012- In merito al sequestro di beni al presunto mafioso Michele Mazzara, si registrano le prese di posizione di esponenti della politica e dell'economia. Il  vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Camillo Oddo, ha dichiarato “ Il percorso è tracciato da tempo ed il nuovo maxisequestro di beni non può che confermarlo. E’ un processo virtuoso che colpisce Cosa Nostra in uno dei suoi punti deboli. Colpirne il patrimonio, come in questo caso, chiamando in causa fiancheggiatori, prestanome e conniventi è un ulteriore tassello di quel mosaico che, speriamo, si completerà con la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro. Un plauso va, pertanto,  agli investigatori per il lavoro incessante e difficile che stanno svolgendo. I beni sequestrati al fedelissimo, del boss di Castelvetrano, Michele Mazzara, se il lavoro investigativo sarà confermato dalla Magistratura, ribadiscono  ulteriormente che Cosa Nostra rimane legata al territorio. Vive nel territorio e vuole far sentire la sua presenza. Si attrezza sempre più per fare affari legandosi a chi è disponibile a seguirla nei suoi propositi illegali. I contatti con il mondo delle professioni e con la politica continuano ad allarmare perché superano la dimensione del diritto e soprattutto del diritto penale. Mondo delle professioni e politica sono chiamati a confrontarsi sui reciproci ruoli. E’ il momento dell’onestà intellettuale e delle scelte ma, soprattutto, va detto che chi  ha responsabilità pubbliche, funzioni di garanzia, deve stare fuori dal mondo degli affari che, purtroppo nella nostra realtà,  spesso incrocia interessi riconducibili al potere mafioso”. In sintonia Confidustria Trapani che in una nota afferma  “ Registriamo con favore ed esprimiamo tutto il nostro apprezzamento alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine (nella fattispecie Polizia di Stato e Guardia di Finanza) per l’ulteriore ennesimo colpo inflitto alla criminalità organizzata ed in particolare a complici e fiancheggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro. Facciamo poi, più che mai, nostro l’invito del Questore di Trapani Carmine Esposito e del Capo della Divisione Anticrimine Giuseppe Linares affinchè l’imprenditoria di questo territorio si affranchi definitivamente dai condizionamenti criminali mafiosi ed operi nel più assoluto rispetto della legalità e secondo i principi della democrazia economica. In questa direzione ribadiamo e confermiamo l’impegno più totale ed incondizionato di Confindustria Trapani e degli imprenditori associati che nei suoi valori etici, morali e comportamentali pienamente si riconoscono.Condividiamo poi l’appello dell’On. Giulia Adamo, affinchè le ingenti risorse ed i beni confiscati alla mafia siano restituiti alla fruibilità della collettività sana di questa nostra terra, la cui crescita ed il cui sviluppo per troppo tempo sono stati soffocati da quella stessa criminalità che, inopinatamente, in molti casi, si è “travestita” di imprenditorialità.

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