"La mia posizione è, indiscutibilmente e senza equivoci, in maniera assoluta  coerente e conforme non soltanto al Codice etico del partito, ma anche e soprattutto a tutte le leggi in vigore in materia di incandidabilità". Questo il commento del senatore Nino Papania a seguito della decisione della Commissione nazionale di garanzia del Pd che lo ha escluso dalle liste per le prossime elezioni politiche. L'organismo aveva il compito di valutare la compatibilità delle candidature con quanto disposto dalle legge anti corruzione e dal codice etico interno. Papania si dice vittima di un'ingiustizia, maturata per il clamore mediatico nato dalle indiscrezioni filtrate a proposito di un dossier dei Carabinieri che lo vedrebbe coinvolto in un intreccio di assunzioni riguardanti la gestione della raccolta dei rifiuti ad Alcamo. "Fermo restando il più rigoroso rispetto di leggi e norme statutarie - commenta l'esponente alcamese del Pd - l'opportunità della mia candidatura avrebbe potuto essere valutata solo dal popolo sovrano, come già, peraltro, avvenuto preliminarmente con le elezioni primarie". Papania ha dichiarato che rispetterà la decisione del partito e che inviterà, comunque, a votare per il Pd. "Per quel che mi riguarda - conclude - avvierò una riflessione, insieme ai miei amici di sempre". In Sicilia le posizioni esaminate, oltre a quella di Papania, sono state quelle di Francantonio Genovese, Angelo Capodicasa e Wladimiro Crisafulli.
Papania escluso dalle liste del Pd
"La mia posizione è, indiscutibilmente e senza equivoci, in maniera assoluta  coerente e conforme non soltanto al Codice etico del partito, ma anche...
Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi