Pallacanestro Trapani, quale torneo?

Trapani, 16 giugno 2012- A sgeuito della promozione dalla DNC,  per la Pallacanestro Trapani si aprono diversi scenari, vista la incertezza che regna in Federazione e la posizione di diverse società che rischiano di non potersi iscrivere. Nei giorni scorsi qualcuno ha anche parlato di ripescaggi in Legaddue. Sulla vicenda è intervenuta la stessa società granata con una nota dell’ufficio stampa. “C’è molta confusione e (giustificabilissima) ignoranza intorno alla riforma dei campionati e allo scenario della pallacanestro italiana nei prossimi anni. Cercheremo adesso di spiegare, semplificando al massimo, cosa ci attende e quali siano le prospettive della Pallacanestro Trapani.Il primo concetto, di fondamentale importanza, è che la federazione, per la stagione 2012/2013 vuole assolutamente evitare i ripescaggi. Per cui, al di là delle volontà delle singole società, non c’è alcuna domanda da inoltrare. Ad oggi, questa è la situazione; e a meno che non cambi qualcosa nelle prossime settimane, non c’è da sperare né da attendersi alcun ripescaggio. Tralasciando i primi due campionati per ordine d’importanza (Lega A e Legadue), dato che al momento poco ci interessano, diciamo subito che la DNA (ex A dilettanti ed ex B/1) nella stagione 2012/2013 sarà composta da 24 squadre, divise in 2 gironi (naturalmente, 12 per ogni raggruppamento). Di queste, una soltanto sarà promossa (al termine dei playoff) e ben 12 saranno retrocesse (dalla quinta all’ottava di ogni girone disputeranno i playout e dalla nona alla dodicesima saranno direttamente retrocesse). La DNB (campionato in cui sarà impegnata la Pallacanestro Trapani, ex B dilettanti ed ex B/2), sarà composta da 48 squadre, divise in 3 gironi da 16. Di queste, 3 (una per girone, al termine dei playoff) saranno promosse. Sempre in DNB, saranno 6 le retrocessioni: 3 dai playout e 3 dirette (da suddividere nei tre gironi). Fin qui, tutto abbastanza semplice: il problema è capire quale sia il campionato in cui si verrà promossi o nel quale si retrocederà. Proviamo: nella stagione 2013/2014, al posto di Legadue e DNA, ci saranno due campionati chiamati GOLD E SILVER, con 16 squadre per ciascuno. Oltre al fatto che saranno due campionati non professionistici e che anche in SILVER dovrebbe essere previsto il tesseramento di stranieri, la vera novità sarà il fatto che dalla SILVER si potrà essere promossi in Lega A. Quindi, tornando a cosa accadrà nella prossima stagione, dalla DNB ci saranno 3 promozioni in SILVER; dalla DNA, invece, l’unica promossa finirà in GOLD e le 12 retrocesse finiranno in DNB (che rimarrà il campionato sotto la SILVER). Non è facile orientarsi ma speriamo di aver dato un piccolo contributo di chiarezza. Da tutto questo, il lettore attento può facilmente desumere come dare oggi la caccia per l’acquisto di un titolo di DNA sarebbe assai inopportuno. Un’idea che così spiega il presidente Pietro Basciano: “A parte i debiti ulteriori che inevitabilmente porta con sé l’acquisto di un titolo del genere, dato che chi vende un titolo solitamente non è mai in buone acque, comprare un titolo di A dilettanti – precisa Basciano – comporterebbe acquistare il diritto a partecipare ad un campionato nel quale ci saranno 12 retrocessioni. Invece, disputare la DNB significa, per la Pallacanestro Trapani, puntare a far bene o vincere un campionato che darebbe diritto a disputare il torneo Silver nel 2013/2014. Un torneo da cui, in teoria, si potrà accedere all’attuale Lega A. Tutto questo consentirà di coniugare il trascorrere del tempo con la crescita della società, con la necessaria gradualità degli sforzi e senza correre il rischio di voler bruciare i tempi, magari ritrovandosi fra due anni quasi al punto di partenza, in DNB”. L’idea del presidente  Pietro Basciano appare condivisibile per qualunque sportivo di buonsenso. A meno che la Federcanestro non riapra la questione dei ripescaggi (ma, ripetiamo, al momento, non c’è alcun segnale in tal senso), oggi la Pallacanestro Trapani punta a disputare la DNB e nessun altro campionato. E’ sicuramente quello che conviene a società, tifosi e all’intera città!