Trapani, 8 giugno 2012- Quando la scorsa estate arrivò il definitivo no dellAlta Corte di Giustizia del Coni alla Legadue, nessuno avrebbe immaginato una rinascita così veloce. Trapani cè. Risorta dalle ceneri di una società che era in difficoltà e adesso veleggia con la consapevolezza di poter programmare un futuro serio, che sarà sempre contraddistinto da molti fatti e poche parole. Merito, in primis, del presidente Pietro Basciano (sostenuto da una famiglia eccezionale per coesione, passione, garbo, senza mai una minima volontà di protagonismo), che ha restituito credibilità assoluta a questa piazza dal punto di vista cestistico; del direttore sportivo Francesco Lima, che ha costruito per la seconda stagione di fila una squadra vincente; del coach Flavio Priulla e del suo assistente Valerio Napoli, che hanno gestito in modo eccellente un gruppo talentuoso e di personalità; dei giocatori, splendidi per professionalità e atteggiamento; della città e dei tifosi, rimasti vicini alla squadra in maniera commovente, fino allesodo (di mercoledì sera) di 250 sostenitori nellultima gara esterna di Acireale, distante da Trapani più di 300 chilometri. Il simbolo di questo affresco è la presenza ad Acireale di Vincenzo Garraffa, presidente della Pallacanestro Trapani negli anni della scalata allA/1: salito sul pullman dei tifosi, da semplice tifoso, anche lui con le lacrime agli occhi per questa rinascita. E un mio dovere e un mio piacere stare vicino a questa società ha detto Garraffa perché Pietro Basciano merita questo sostegno. Lasciamolo sereno: ma un passo alla volta, riporterà Trapani in serie A. E la storia di una rinascita scandita da 39 vittorie su 39 partite (fra stagione regolare, Coppa Italia e playoff), di un presente che cerca la sua forza nel legame con il passato. La tradizione al servizio dei progetti futuri, la volontà di credere che Trapani sia una città di basket. Se qualcuno pensa che vincere facile non sia stimolante spiega Pietro Basciano io non sono della stessa opinione. Anche per la prossima stagione, cercheremo di costruire una squadra che sia in grado di fare il salto di categoria. Sempre prestando la massima attenzione alla crescita della Pallacanestro Trapani nel territorio, curando il minibasket e il settore giovanile. Lanno della rinascita, quindi è già alle spalle. Si ricomincia subito a lavorare, con la consapevolezza che tutto sarà più difficile ma anche che vincere così non era facile. La stagione 2011/2012 passerà alla storia della pallacanestro e dello sport trapanese per lassenza di sconfitte. Meglio di così non si potrà fare: ma come lascesa verso lA/1 (91/92) iniziò dalla C/2 (81/82), nella testa e nel cuore di questa Pallacanestro Trapani oggi cè lo stesso obiettivo.
Pallacanestro Trapani, lanno della rinascita
Trapani, 8 giugno 2012- Quando la scorsa estate arrivò il definitivo no dellAlta Corte di Giustizia del Coni alla Legadue, nessuno avrebbe immagina...
Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi