Sembra avviarsi a soluzione la vicenda del palazzo di via Nunzio Nasi, sito nel centro storico cittadino e disabitato, dove nelle ultime settimane si è verificata una serie di crolli, l'ultimo nella notte tra venerdì e sabato scorsi. L'immobile, acquistato da un imprenditore palermitano, divenuto collaboratore di giustizia, che intendeva trasformarlo in struttura ricettiva, è puntellato da quattro anni. Nonostante le sollecitazioni, le diffide e le denunce da parte degli organi competenti, gli attuali quattro proprietari non si sono attivati per la sua messa in sicurezza. Stamane, a palazzo D'Alì, si è svolta una riunione per fare il punto della situazione, convocata dal comandante della Polizia Municipale e dirigente della Protezione civile comunale Biagio De Lio, a cui hanno preso parte i tecnici del Comune e i responsabili della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Trapani. Il tavolo tecnico tornerà a riunirsi venerdì prossimo con la partecipazione dei Vigili del fuoco e di funzionari del Genio civile. La soluzione verso la quale sembra si vada è quella di abbattere le pareti esterne del secondo e del terzo piano del palazzo liberando in piano terra da tutti i detriti e mettendolo in sicurezza. I fondi sono già stati reperiti così come è stata individuata la ditta a cui affidare l'esecuzione degli interventi necessari. Nel frattempo, la via Nunzio Nasi resta chiusa al transito dei veicoli mentre quello il passaggio pedonale è consentito solo ai residenti dei palazzi vicini a quello pericolante.
Palazzo pericolante di via Nasi, si prospetta demolizione
Sembra avviarsi a soluzione la vicenda del palazzo di via Nunzio Nasi, sito nel centro storico cittadino e disabitato, dove nelle ultime settimane si ...
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