Politica

Paceco non accede al finanziamento per le politiche familiari.

Il provvedimento previsto dal DL Rilancio

Redazione

Il Comune di Paceco nonaccede al finanziamento, previsto dal cosidetto DL Rilancio, che prevede, per l’anno 2020, un’integrazione del Fondo per le politiche della famiglia per un importo pari a 135 milioni di euro. Una somma da erogareai Comuni per il potenziamento, anche in collaborazione con istituti privati, dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per le bambine e i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni. Lo stanziamento è, altresì, finalizzato a contrastare la povertà educativa, al fine di recuperare il tempo perso in termini di offerta educativa e culturale;

Ma, come denunciano i Consiglieri Comunali: Catalano Salvatore, Martorana Biagio, Bongiorno Vito, Cognata Maria, Ricciardi Salvatore e Basiricò Maria, il Comune di Paceco non risulta presente nell'elenco pubblicato dalla Regione Sicilia di riparto delle somme;

Da qui la presentazione di una interrogaizone al sindaco Giuseppe Scarcella per conoscere "i motivi per cui l'Amministrazione abbia scelto di negare ai bambini e alle loro famiglie il diritto di fruire dei servizi socio-educativi e ricreativi che si potevano finanaziare con i fondi previsti dal decreto Rilancio e contemporaneamente di negare risorse anche alle varie associazioni presenti nel nostro territorio che tali servizi potevano erogare".

I sei consiglieri comunali ricordano come per accedere a tale finanziamento " I Comuni dovevano, entro mercoledì 10 giugno, inviare una scheda elementare alla Regione per ricevere il contributo per organizzare o potenziare un centro estivo. In Sicilia l'Assessorato alla Famiglia e delle Politiche sociali ha messo a disposizione una somma pari a 12 milioni e 406 mila 500 euro. La disponibilità dei singoli Comuni doveva essere inoltrata dalla Regione Sicilia all'Assessorato alla Famiglia e delle Politiche sociali".

Quanto avenuto, secondo i sei consiglieri comunali, è il frutto della mancanza di un asessore ai servizi sociali, incarico vacante da oltre otto mesi. Assenza che si è notata nel periodo di quarantena da Covid19 e che ha portato alla fuoriuscita dalla maggioranza della consigliera Maria Basiricò e che ha generato aspettative da parte di diversi consiglieri di maggioranza, aspettative deluse dal sindaco che sulla vicenda tergiversa trattenendopersé la delega assessoriale.

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