Cronaca

Operazione antidroga, arrestati tre tunisini

I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno dato esecuzione, nella nottata scorsa, ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di...

Ornella Fulco

I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno dato esecuzione, nella nottata scorsa, ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre cittadini tunisini, accusati di aver gestito, negli ultimi anni, un'importante attività di spaccio nel territorio alcamese.A finire in manette sono stati Haithem Troudi, pregiudicato di 32 anni residente da anni ad Alcamo, Ayemen Fathali, pregiudicato di 28 anni,anche lui residente ad Alcamo, e Mehrez Ben Jannet, 21 anni, nato in Tunisia, domiciliato ad Alcamo ma da poco trasferitosi a Parma dove è stato rintracciato e catturato. I tre sono ritenuti responsabili non solo di ripetuti episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati anche dall’aver ceduto droga anche a minorenni, ma anche di rapina e lesioni personali. Le indagini dei Carabinieri sono partire nel marzo 2012 dopo una serie di segnalazioni che indicavano la presenza di cittadini extracomunitari che si aggiravano nelle vicinanze dell'ospedale "San Vito e santo Spirito" e si incontravano frequentemente, soprattutto nelle ore serali, con giovani del posto, appartandosi in zone isolate. Grazie ad attività di pedinamento, intercettazione e videoripresa i militari dell’Arma sono riusciti a raccogliere gli elementi necesari di incastrare i tre malviventi. Questi, peraltro, oltre che parlare in arabo tra loro, utilizzavano un linguaggio criptico per indicare le sostanze stupefacenti: "“fumo, alloro, prezzemolo, la cosa, le banane, la farina” erano alcuni dei nomi in codice. Nel corso dell’indagine sono stati identificati più di cinquanta ragazzi alcamesi, molti dei quali ancora minorenni che, con cadenza quasi giornaliera, acquistavano hashish e marijuana e, in alcuni casi, anche cocaina dai pusher. I clienti sono stati sentiti dagli inquirenti come persone informate sui fatti e diversi di loro hanno ammesso di acquistare, da tempo, sostanze stupefacenti di vario genere dai tre. Durante le varie fasi delle indagini sono state sequestrate svariate dosi di hashish e marijuana e segnalate diverse persone alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti. I tre tunisini sono anche accusati di aver rapinato e picchiato selvaggiamente un loro connazionale per costringerlo a consegnare una somma di denaro: il malcapitato, oltre ad essere derubato dei propri averi, era stato veniva picchiato con calci e pugni tanto da cagionargli diversi traumi in tutto il corpo e la frattura delle ossa nasali. L'ordinanza di custodia in carcere eseguita stanotte è stata richiesta dal sostituto procuratore Franco Belvisi e firmata dal gip Antonio Cavasino.

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