Al termine dell'interrogatorio cui è stato sottoposto, il gip Giuliano Castiglia ha convalidato l'arresto del ventenne Alessandro Sammarco, accusato di avere ucciso lo scorso giovedì a Brancaccio Natale Caravello. Il giovane, che si trova rinchiuso al Pagliarelli, difeso dal legale Corrado Sinatra,ha ribadito di avere commesso una follia e di aver così rovinato due famiglie. Avrebbe detto infatti: " Non posso che scusarmi, la mia relazione con la figlia di Caravello andava avanti di nascosto da due anni. E quella sera stavo andando ad incontrarla. Nessuno della famiglia Caravello mi ha mai minacciato, ho commesso un errore che sto pagando. Chiedo scusa alla famiglia".
Secondo quanto hanno ricostruito i poliziotti giovedì sera intorno alle otto sono arrivati in via Matera nel quartiere Brancaccio, dopo aver ricevuto delle telefonate di cittadini allarmati per aver udito degli spari in mezzo alla strada. Sul luogo segnalato, gli agenti hanno rinvenuto il corpo dell'uomo riverso sul selciato e privo di vita. Durante una prima ispezione i poliziotti hanno recuperato e posto sotto sequestro i proiettili esplosi da una pistola.
" Non volevo ucciderlo - avrebbe detto Sammarco durante l'interrogatorio - ero solo impaurito per la sua reazione. Me lo sono trovato davanti all'improvviso. Non ho sparato per ammazzarlo. Ho commesso una follia, una follia per cui dovrò pagare".