Salute

Nuove piante organiche ASP, i manager difendono le scelte di Gucciardi

I vertici della sanità siciliana si schierano con l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, finito sotto accusa, da parte di alcune sigle si...

Niki Mazzara

I vertici della sanità siciliana si schierano con l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, finito sotto accusa, da parte di alcune sigle sindacali, per le nuove assunzioni nelle Aziende sanitarie provinciali. “Con stupore - dichiarano in un comunicato congiunto i manager delle Asp siciliane - abbiamo assistito nelle ultime 48 ore a un susseguirsi di dichiarazioni di dirigenti sindacali e commenti da parte di alcuni organi di stampa che, in maniera concentrica, hanno preso di mira l’operato dell’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi. In una regione come la Sicilia, accusata spesso di essere la terra del “non fare”, si addita quasi all’untore chi invece vuole dare una svolta decisa alla sanità che quest’isola attende da decenni". I direttori generali confermano che "i posti annunciati nelle nuove piante organiche delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia ci sono tutti e saranno tutti a tempo indeterminato. In merito poi alle procedure di reclutamento l’Assessore alla Salute - proseguono - non può che rispettare la disciplina vigente in materia, che prevede prima la ricollocazione di eventuali esuberi, poi l’utilizzo di graduatorie valide su posti vacanti di vecchia istituzione (attivabili tempestivamente), la mobilità e per ultimo il concorso pubblico. Contestualmente le aziende potranno attivare la stabilizzazione dei precari in possesso dei requisiti di legge, nel limite massimo del 50% delle risorse assunzionali. Le linee di indirizzo regionali risultano formulate nel rispetto di tali norme". I manager della Sanità isolana delineano i passaggi: "Adesso potremo non solo coprire tutti i nuovi posti previsti nelle piante organiche, ma anche reintegrare quelli che nel tempo erano venuti a mancare nelle precedenti. Qualcuno non ha fatto bene i conti: infatti le stabilizzazioni del personale precario in servizio che verranno avviate, in gran parte copriranno proprio quei posti. Leggiamo improvvisati matematici affermare che i nuovi posti nel servizio sanitario regionale si ridurrebbero da 5 mila a 500 e, addirittura, “a poche decine”. Alla fine del percorso che, assicuriamo, sarà nostra cura rendere il più veloce possibile e nella massima trasparenza, state certi che i numeri saranno forse anche più ampi rispetto a quelli annunciati dall’assessore Gucciardi. Ma, alla fine di questo percorso di mobilità, stabilizzazioni e assunzioni, quello che conta veramente è che saranno evidenti i benefici per quello che è l’attore principale della sanità siciliana: il PAZIENTE”.

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