Trapani - La Sezione Operativa Navale di Trapani nel corso di un controllo di polizia del mare ad una nave da diporto estera ha rinvenuto opportunamente custodito in una cassaforte, un ingente somma di denaro in contante, 18.454,00 euro che non era stato dichiarato.
L'attività di servizio è stata portata a termine lo scorso weekend, ad operare la motovedetta V. 835 della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Trapani che ha effettuato un controllo all'interno del porto di Trapani, ad una nave da diporto proveniente dall’estero. La nave, battente bandiera delle Isole Marshall, la cui proprietà risultava riconducibile ad una società armatrice straniera con sede nelle Isole Vergini Britanniche, era condotta da un soggetto di nazionalità Neozelandese.
L’attenzione dei militari, saliti a bordo, è caduta su un insolito accessorio di cui il panfilo controllato risultava munito: una macchinetta conta denaro, di quelle usate tipicamente dalle banche. L’insolito accessorio installato a bordo dello yacht da diporto induceva i militari del comparto navale della Guardia di Finanza di Trapani ad estendere il controllo ai vari locali della nave.
All'esito dell’ispezione, i militari hanno rinvenuto, opportunamente custodito in una cassaforte, ingente denaro contante, ovvero 18.454,00 euro che non era stato dichiarato all’Autorità Doganale all’atto dell’ingresso nella zona di Vigilanza Doganale Marittima di Trapani. La normativa doganale, prevista dall'art. 3 del D.Lgs. 195/2008, prevede l’obbligo di dichiarare il denaro contante detenuto in misura eccedente la soglia di 10.000 euro. Pertanto, le fiamme gialle del comparto navale, d’intesa con l’Autorità Doganale trapanese, hanno proceduto a sequestrare il 30%, stabilito per legge, della somma di denaro eccedente i 10.000 euro: a garanzia per il pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie previste per la mancata dichiarazione doganale.
Il comandante della nave, invitato a presentarsi presso l'Agenzia delle Dogane e Monopoli di Trapani per la notifica del verbale di contestazione dell'illecito amministrativo, ha scelto di pagare immediatamente la sanzione amministrativa in misura ridotta (oblazione immediata), recuperando, così facendo, parte del denaro contante oggetto di sequestro.
I controlli doganali e le attività di vigilanza economico-finanziaria della Guardia di Finanza, svolti d’intesa con l’Autorità Doganale mirano a prevenire e contrastare il traffico illecito di denaro contante, garantendo il rispetto delle normative vigenti. Il contrasto alle frodi doganali è essenziale per salvaguardare le risorse del bilancio dell'Unione Europea e dello Stato e proteggere gli operatori economici onesti.