Nella Piazza della Mangiatoia a Betlemme la folla è scarsa perchè anche quest'anno il coronavirus ha rovinato i festeggiamenti del 24 dicembre. I pochi cappelli di Babbo Natale e il suono dei tamburi ci ricordano che oggi è un giorno di festa. Secondo la tradizione cristiana luogo di nascita di Gesù ogni anno Betlemme vede migliaia di turisti giungere da ogni parte del mondo.
Quest'anno celebrazioni ristrette, con Israele che controlla l'accesso a questo territorio palestinese - che ha serrato i confini per limitare la propagazione della variante Omicron del Covid19. L'amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme , Pierbattista Pizzaballa , ha sottolienato che le celebrazioni rispetto all'anno precedente " sono state più gioiose". " Rispetto al Natale 2020 i partecipanti sono di più e questo è un segnale che può solo incoraggiarci " ha dichiarato davanti ad un'assemblea.
Nella Basilica della Natività i visitatori si sono raccolti in preghiera e hanno avuto la possibilità durante il giorno di poter meditare ritrovandosi praticamente da soli nella grotta dove nacque Gesù. Uno studente americano di 21 anni si è detto rammaricato per " i negozi e i soldi che perdono. La situazione è piuttosto tragica ".