L'impegno per il rispetto della legalità passa anche dalla restituzione produttiva alla comunità di un bene in precedenza gestito dalla mafia e dal malaffare. E' quanto è avvenuto per il  fondo di 16.000 metri quadrati, situato in contrada Fontanelle, assegnato all'associazione "Saman". Su quel terreno, nella piana alle pendici di monte Erice, crescono rigogliosi alberi di olivo i cui frutti saranno utilizzati per produrre l'olio di Casa Nostra, come hanno voluto chiamarlo i responsabili dell'associazione, che sarà poi immesso sul mercato in collaborazione con Libera. Un olio che potrà regolarmente fregiarsi del marchio Dop - denominazione d'origine protetta - grazie al rigoroso rispetto delle regole contenute nel disciplinare di produzione. "Quest'anno - ci ha detto l'agronomo Bartolo Giglio, che presta gratuitamente la sua collaborazione professionale a Saman - il quantitativo di olio prodotto si aggirerà intorno ai 1.000 litri perchè l'oliveto era stato lasciato in stato di abbandono. La prossima stagione, sicuramente, ci porterà una produzione maggiore grazie agli interventi che andremo ad effettuare sulle piante e sul terreno".  Il fondo, confiscato all'imprenditore Francesco Pace, ritenuto esponente della mafia trapanese, è stato, infatti, assegnato in concessione nello scorso mese di luglio. L'associazione  Saman vi svilupperà un progetto sociale mirato, da una parte, alla riqualificazione e utilizzazione economica del bene e, dallaltra, allinserimento socio-lavorativo di giovani svantaggiati. Nel corso dell'incontro è stata anche illustrata l'iniziativa volta a raccogliere le 50.000 firme necessarie alla presentazione in Parlamento di una proposta di legge di iniziativa popolare secondo la quale il denaro tolto alla mafia venga messo a disposizione del territorio nel quale è stato sequestrato. Promotori della raccolta di firme - la cui idea è nata nel corso del Festival dei beni confiscati conclusosi nella città lilybetana- sono lassociazione Libera e il comune di Marsala per il quale, stamane, era presente il sindaco Giulia Adamo. "Si tratta di una proposta - ha detto il primo cittadino - che riprende un progetto di legge a suo tempo presentato alla Regione Siciliana e per la redazione del quale ci si avvalse della qualificata consulenza di esperti, tra cui il dottore Giuseppe Linares". "L'amministrazione comunale di Trapani assicura il pieno supporto a questo genere di iniziative - ha detto il sindaco Damiano - che dimostrano, con i fatti, il nostro impegno contro la mafia e l'illegalità. Credo - ha proseguito il primo cittadino di Trapani - che in questo ambito si debba prescindere da schieramenti politici e di opinione e lavorare, come stiamo facendo, per il bene della collettività. La dimostrazione è questa collaborazione con l'associazione "Saman" che ci consente di restare vicini, come rappresentanti delle istituzioni, ai bisogni e alle istanze dei cittadini". Oltre ai due sindaci, erano presenti il capo della Squadra Mobile, Giovanni Leuci, il comandante del Norm della Compagnia Carabinieri di Trapani, tenente Giovanni Rubino, il responsabile trapanese di "Saman", Gianni Di Malta, il presidente nazionale dell'associazione, Achille Saletti, e l'assessore comunale Ivana Inferrera. Al termine della presentazione, è stata offerta una degustazione di pane, olio e olive che è stata apprezzata da tutti i presenti.
Nasce l'olio di Casa Nostra su terreni confiscati alla mafia
L'impegno per il rispetto della legalità passa anche dalla restituzione produttiva alla comunità di un bene in precedenza gestito dalla mafia e dal ma...
Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi