La polizia scientifica è tornata nel palazzo di via Milano da cui giovedì scorso la piccola Fatima, di tre anni, è precipitata per compiere nuovi accertamenti tecnici.
La pm Valentina Sellaroli ha disposto i controlli di natura tecnica . La Sellaroli è titolare dell'inchiesta che vede il patrigno della bambina , il 32enne marocchino Azhar Mohssine , accusato di omicidio colposo.
Presenti oltre al medico legale Roberto Testi anche l'avvocato Stefania Lorenzino , legale della mamma di Fatima, e l'avvocato Alessandro Sane , difensore di Azhar.
Le indagini si stanno concentrando sul cortile e sul ballatoio del quinto piano , da dove la piccola sarebbe precipitata mentre giocava con l'uomo che adesso è indagato.
L'obiettivo è quello di ricostruire quanto quella sera tragica sia accaduto e di appurare se corrisponda al vero quanto sostiene Mohssine , cioè che la bambina gli sia scivolata dalle mani mentre giocavano.
Oltre ai rilievi sulle tracce biologiche , gli inquirenti stanno procedendo ad analisi in 3d con il laser scanner che può essere utile per ricostruire la caduta. Negli scorsi giorni l'autopsia è già stata eseguita sul corpo della bambina e proprio ieri è arrivato il nullaosta per i funerali.