L'assessore comunale di Erice Angelo Catalano - con una nota diffusa alla stampa - torna a denunciare lo stato di pericolo "per loro stessi e per gli altri", costituito dagli extracomunitari ospiti al centro per richiedenti asilo di Bonagia che, a piedi o in bicicletta, circolano sulla strada provinciale 20 e su altre arterie del territorio sia in orari diurni che notturni senza valersi dei necessari mezzi di segnalazione della loro presenza. Catalano, ricordando che, proprio sabato scorso - per quanto riferito dal conducente agli agenti della Polizia municipale intervenuti - unauto avrebbe sbandato, a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia, invadendo la corsia di marcia opposta - e causando la morte di un motociclista - proprio per evitare un gruppetto di loro che transitava in bicicletta. "Ci si chiede - prosegue l'assessore - se è giusto che sia necessario sempre che avvengano gli incidenti o, peggio ancora, che ci siano dei morti per cambiare le cose. La Legge è Legge, anche per i richiedenti asilo politico che, se devono stare qui, debbono rispettare sempre e comunque le nostre leggi che, nel caso specifico, prevedono che il ciclista deve circolare sulla destra e indossare il giubbottino catarifrangente e che la bici abbia le luci anteriori e posteriori accese di notte, come prevede il Codice della Strada". Catalano segnala anche, alle autorità competenti, il "malcostume" degli extracomunitari "di elemosinare davanti a supermercati, parcheggi o in giro per negozi, dove ormai vige un senso di pericolo e di sfiducia nelle istituzioni". "Fermo restando il diritto degli stessi a permanere nel nostro territorio come richiedenti asilo politico - conclude l'assessore ericino - si è tornato a sollecitare la Prefettura ad imporre a chi li gestisce di far rispettare le leggi specifiche", fornendo a questi cittadini stranieri "le necessarie nozioni e i relativi dispositivi di segnalazione.
Morte motociclista, Catalano: "Extracomunitari non rispettano la legge"
L'assessore comunale di Erice Angelo Catalano - con una nota diffusa alla stampa - torna a denunciare lo stato di pericolo "per loro stessi e per gli ...
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