Seduta carica di tensione quella di ieri al Consiglio provinciale sulla questione Megaservice. Il presidente Peppe Poma stava per avviare le procedure di voto sulla delibera di scioglimento e liquidazione della società partecipata della Provincia regionale ma i lavoratori lo hanno impedito occupando l'aula. Inevitabili l'intervento della Digos per calmare gli animi e la sospensione della seduta. I lavori sono ripresi dopo unora ma è venuto a mancare il numero legale: erano presenti soltanto sedici consiglieri rispetto ai trenta iniziali, per cui si è resa necessaria un'ulteriore sospensione di unora per potere procedere al secondo appello. Alle 22 circa il presidente Poma ha dovuto constatare la mancanza del numero legale e rinviare al pomeriggio di oggi la prosecuzione dei lavori. I consiglieri provinciali, peraltro, avevano manifestato il timore che non votare la delibera potesse comportare responsabilità patrimoniali a loro danno. In mattinata i sindacati aveva attaccato duramente il vertice della Megaservice, avanzando il sospetto che vi fosse una strategia politica mirata a svendere la società a privati. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto le dimissioni del Consiglio d'amministrazione. Due componenti del Cda, Caterina Verghetti e Federico Messina, hanno rassegnato le loro dimissioni facendo decadere il vertice della Megaservice. Â La gestione passa al Collegio dei sindaci della società.
Megaservice, seduta decisiva rinviata ad oggi
Seduta carica di tensione quella di ieri al Consiglio provinciale sulla questione Megaservice. Il presidente Peppe Poma stava per avviare le procedure...
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