Cronaca

Mazara. I marittimi sequestrati finalmente telefonano ai familiari

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Quinci

Redazione

Ieri sera, dopo 72 giorni, è arrivata la tanto attesa telefonata dei pescatori trattenuti a Bengasi che hanno potuto finalmente parlare con i propri cari". "Ho voluto immediatamente accertarmi personalmente dello stato emotivo dei familiari - dice il sindaco Salvatore Quinci - che ho sentito commossi e profondamente emozionati. Esprimo soddisfazione per l'impegno profuso dal Governo nazionale che ha dato un segno tangibile di speranza per la liberazione dei 18 pescatori e dei due pescherecci".

Il colloquio è stato possibile grazie all'impegno del ministro degli Esteri Di Maio e dell'ambasciata italiana a Tripoli. L'ultimo contatto risaliva al 16 settembre.

Dopo la visita del ministro degli Esteri Luigi Di Maio negli Emirati Arabi Uniti, domenica e lunedì scorsi, un primo segnale di apertura nella trattativa per la liberazione dei pescatori siciliani sequestrati in Libia. Ieri notte Di Maio ha incontrato i familiari dei pescatori a Roma e ha fatto organizzare dall'Unità di Crisi del Ministero una lunga telefonata degli 8 pescatori italiani con le famiglie, divise fra la capitale e Mazara del Vallo.Complessivamente i pescatori detenuti dalla milizia del generale Khalifa Haftar sono 18: assieme agli 8 italiani ci sono anche 6 tunisini, 2 senegalesi e 2 indonesiani, ma ieri la Farnesina è riuscita a mettere in collegamento solo gli italiani.

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