Sono 199 le persone indagate dalla Procura di Marsala per un’ipotesi di maxi-truffa all’Inps che nell’arco di sei anni (dal 2012 al 2018) avrebbe procurato, per i pm, all’ente di assistenza e previdenza un danno di oltre 676 mila euro. Si tratta di somme erogate a titolo di indennità di disoccupazione sulla base di assunzioni, secondo l’accusa “fittizie», di oltre duecento lavoratori, in buona parte tunisini. Molti dei quali residenti a Mazara del Vallo, che sarebbe l’epicentro della truffa, altri a Marsala, Petrosino, Campobello di Mazara, Ribera, Sciacca e anche in centri del nord Italia.
Alle persone coinvolte nell’inchiesta, condotta dai carabinieri, è stato notificato l’avviso conclusioni indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse a vario titolo contestate sono la truffa in concorso e il falso ideologico.