Cronaca

"Mare Monstrum": Ettore Morace e Carpinteri patteggiano condanna, spostata decisione su rinvio a giudizio di Fazio

Rinviata al prossimo 8 ottobre l'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Trapani chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio,...

Ornella Fulco

Rinviata al prossimo 8 ottobre l'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Trapani chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dalla locale Procura della Repubblica, per Girolamo Fazio nell'ambito dell'inchiesta "Mare Monstrum". Il motivo è il difetto di notifica eccepito nei confronti di un altro degli indagati, il magistrato Raffaele De Lipsis, ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Il giudice sarebbe stato l'artefice di una illecita mediazione sollecitata da Fazio per garantire a Morace un pronunciamento favorevole relativo ad un ricorso presentato davanti al Cga. Il processo, per i due, si svolgerebbe con rito ordinario. L'ex deputato regionale ed ex sindaco di Trapani è accusato di corruzione e di traffico illecito di influenze. Secondo la Procura di Trapani avrebbe fatto "mercimonio" del proprio incarico parlamentare a favore della Liberty Lines, ex Ustica Lines, appartenente alla famiglia Morace. A Morace Girolamo Fazio avrebbe riferito circostanze che dovevano restare segrete, legate a quanto emergeva nell'ambito del Parlamento regionale e, soprattutto, da alcuni approfondimenti condotti dalla Commissione regionale antimafia allora presieduta dall'attuale presidente della Regione Nello Musumeci, della quale Fazio era vice presidente. Definite con il patteggiamento davanti al gup Antonio Cavasino le posizioni di altri due indagati nello stesso procedimento, Ettore Morace e l'imprenditore Leonardo Carpinteri, titolare della nota azienda trapanese "Stefania Mode". Secondo i magistrati Fazio avrebbe utilizzato la propria posizione di deputato regionale per agevolare la ditta di Carpinteri e, anche in questo caso, sarebbero state pagate mazzette simulando inesistenti forniture di vino. Ettore Morace è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione e Leonardo Carpinteri ad un anno, pena sospesa. Sia Ettore Morace sia Carpinteri hanno ammesso la corruzione di Fazio. Morace avrebbe illustrato particolareggiatamente i rapporti tra la sua famiglia e Fazio, ammettendo che le regalie in denaro ed altre agevolazioni erano la conseguenza dell'accordo di corruttela. Morace è accusato anche di avere sostenuto le spese della campagna elettorale di Fazio amministrative 2017 e la ristrutturazione di alcune sue proprietà. Secondo la Procura l'armatore avrebbe sborsato nei confronti dell'ex parlamentare regionale trapanese 48.506 euro nel 2016, 95. 160 euro nel 2014, 4.500 euro nel 2015. Dall'imprenditore Carpinteri, secondo i pm, Fazio avrebbe ottenuto 24mila euro nel 2016 e 50mila euro nel 2017; di questi 47mila euro per la falsa fornitura di 800 bottiglie di vino provenienti da una Cantina. A Fazio gli inquirenti contestano anche un intervento per ottenere che alla Liberty Lines venisse assegnata una parte delle banchine del porto di Trapani da parte dell'Irsap che ne deteneva il controllo. Il procedimento trapanese è uno dei tronconi dell'indagine "Mare Monstrum", l’inchiesta partita dalla Procura della Repubblica di Palermo che, nel maggio dello scorso anno, portò agli arresti domiciliari Girolamo Fazio, allora ancora deputato regionale in carica e in piena corsa per la poltrona di sindaco di Trapani, mentre Ettore Morace finì prima in carcere, al Pagliarelli di Palermo, e poi ai domiciliari.

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