Deteneva quasi 200 uccelli in un fatiscente garage in via Tunisi che fu oggetto di un blitz, nel settembre dello scorso anno, da parte degli uomini di Guardia di Finanza, Corpo Forestale e Servizi Veterinari dell'Asp. All'interno dell'immobile vennero rinvenuti 181 pappagalli chiusi in gabbie in pessime condizioni igieniche e senza mai vedere la luce del sole. Alcuni esemplari furono trovati morti. A distanza di un anno, il proprietario - un 56enne trapanese - è stato rinviato a giudizio e dovrà comparire innanzi al Tribunale di Trapani il prossimo 18 dicembre. Secondo il pm "...per crudeltà e senza necessità, sottoponeva 181 esemplari di volatili (canarini e pappagalli) a trattamenti che procurano un danno alla salute, cagionando lesioni ad alcuni esemplari e la morte di tre pappagalli cocoriti, detenendoli in piccole gabbie, in numero superiore al dovuto, senza distinzione tra esemplari giovani ed adulti per cui i piccoli erano incapaci di nutrirsi ed abbeverarsi correttamente, con poca luce, in un ambiente assolutamente insalubre". Ne ha dato notizia Enrico Rizzi, presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali onlus che ha anche annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile nel processo.
Maltrattamento di animali, rinviato a giudizio un 56enne
Deteneva quasi 200 uccelli in un fatiscente garage in via Tunisi che fu oggetto di un blitz, nel settembre dello scorso anno, da parte degli uomini di...
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