Mal di pancia? No, vomito

Oggi in occasione dell’arrivo a Trapani della nave "Diciotti" con gli immigrati, evento che ha visto la città al centro delle attenzioni mediatiche d...

Oggi in occasione dell’arrivo a Trapani della nave "Diciotti" con gli immigrati, evento che ha visto la città al centro delle attenzioni mediatiche della stampa nazionale e estera, la collega Ornella Fulco, come gli altri giornalisti presenti sul posto, ha seguito la vicenda sotto un sole cocente con il senso di responsabilità e la correttezza professionale che non le fanno difetto. Oltre alle note scritte ha anche effettuato delle dirette audio video che ha postato sulla pagina facebook di trapanioggi.it. Un servizio, gratuito per gli utenti, che hanno reagito in un modo che mi ha semplicemente disgustato e mi ha fatto chiedere se ancora vale la pena lavorare sotto il sole per ore ed ore e poi avere come riscontro frasi volgari, affermazioni da cui trasuda bile, rabbia incontrollata. Non mal di pancia, ma vomito, e della peggiore specie. Sarà che sono stato educato all’antica, ma mi amareggia profondamente che questo possa essere il risultato di uno sforzo incredibile e della passione per un mestiere che meriterebbe maggiore considerazione. Ad Ornella, per quello che può valere e perché è scontato, ho espresso il mio personale ringraziamento per il lavoro svolto, superando un comprensibile scoramento che può prendere quando certa gente manifesta in modo volgare il proprio dissenso. Mentre la nave entrava in rada, dagli schermi di rainews 24 il ministro Salvini tuonava contro quei colleghi di governo che avessero fatto scendere i migranti, minacciandoli economicamente, penalmente e politicamente. Un atteggiamento da uomo forte in cui si riconosce ormai una larghissima parte della popolazione che rievoca atteggiamenti ed epoche tristemente noti. Condivido le preoccupazioni di chi vede la situazione precipitare, comprendo le paure della gente e la rabbia di chi non ha un lavoro e lo cerca. Ma non credo che sia questa la soluzione come non sono d’accordo sul fatto che la risposta a tutto questo siano velenose ingiurie ed attacchi verbali a chi fa il suo lavoro. Chi non condivide il nostro modo di fare informazione può civilmente dissentire, e saremo contenti di poter civilmente dialogare. Qualcuno ha manifestato il suo dissenso all’arrivo degli immigrati, lo ha fatto con parole dure, semplici e comprensibili, ma non è sceso ad ingiurie o, peggio ancora, ad affermazioni del tipo “bruciateli e buttateli a mare” (commenti che incitano all’odio e che abbiamo rimosso avvalendoci del nostro diritto in quanto titolari del sito). Ricordiamo a costoro che questi migranti, anche se non vi piacciono, sono pur sempre persone. Magari chi scrive quelle frasi poi si batte il petto in chiesa durante la Santa Messa. Piuttosto che utilizzare queste espressioni mi permetto di chiedere, educatamente e sommessamente, a queste persone di manifestare in modo più civile il proprio dissenso sul nostro operato: non si colleghino con trapanioggi.it, cosa di cui avremo modo solo di ringraziarli.

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