Cronaca

Mafia e illegalità. Ecco i latitanti più pericolosi attualmente ricercati.

Per ricordare Giovanni Falcone, Borsellino e tutti gli altri 'eroi'.

Francesco Graziano

Per chi ancora non si fosse stancato di leggere i giornali, in un periodo in cui la calura estiva oltre che impedire di respirare impedisce pure di muoversi agevolmente, preferendo alla lettuta attenta dei quotidiani una sana mangiata sotto l'ombrellone della spiaggia di Mondello di un bel piatto di anelletti al forno, siamo qua a ricordare ai futuri governanti regionali e nazionali, anche alla luce dei fatti emersi negli ultimi due giorni, i temi di assoluta priorità che la politica deve inserire, nei loro rispettivi programmi, non agli ultimi punti come se non esistessero, ma ai primi punti.

Si è parlato della pulizia delle strade di Palermo e siamo d'accordo; si è parlato di risolvere al più presto l'emergenza del cimitero dei Rotoli per far sì che le anime dei poveri defunti vengano inumati e non lasciati come sacchi di immondizia a contatto con l'asfalto e siamo d'accordo; si è discusso sulla necessità, oramai non più improcrastinabile di sistemare il manto stradale in vari quartieri per chiudere le tante buche presenti per le strade che hanno assunto il sembiante del formaggio gruviera; si è parlato da parte dello schieramento del centrosinistra di avere un rapporto di collaborazione sempre più stretto con la cittadinanza, anche qui vai a capire cosa intendono; io semplice cittadino segnalo un problema grave per la città di Palermo, di cui viene preso atto e poi dimenticato, oppure finalmente incontrerei persone pronte a dirmi " sai che c'è dobbiamo insistere su questa battaglia per il progresso etico e morale della città". Come direbbe Crozza, trovandoci nel Paese delle meraviglie, non v'è alcun bisogno che vi suggerisca io la risposta. Superficialità fashion, frasi ad effetto e qualche voto arriverrà in saccoccia.

Ma il tema che in questa campagna elettorale si è imposto con maggior forza è quello della mafia. Tutti i candidati hanno giocato, e si capisce, fa parte del normale agone elettorale, ad avere la coscienza più pulita degli altri e su questo noi non osiamo proferire parola, la competenza e l'onestà dei sei candidati sindaci al capoluogo siciliano non viene minimamente messa in discussione in questa sede. Abbiamo parlato di Polizzi e Lombardo, abbiamo ricordato che trent'anni fa una strage ci ha portato via un 'eroe' e il 19 luglio ricorderemo il prossimo che con il primo sgretolò la struttura verticistica comunemente definita Cosa Nostra. Ecco: quei due, insieme a tanti altri, per tutta la vita hanno dato la caccia ai latitanti più pericolosi e sanguinari che la storia italiana abbia mai conosciuto. Ci sia consentito su queste colonne ricordare qualche altro nome, giusto per ricordarci che anche altri cattivi sono liberamente a spasso e chissà mai se verranno consegnati alle patrie galere. Scusate la premessa. Ecco l'elenco:

Matteo Messina Denaro nato il 26 aprile del '62 a Castelvetrano, è ricercato dal 1993 per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiali esplodenti, furto ed altro. Il 29/06/1994 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.

Giovanni Motisi , nato il primo gennaio del '59 a Palermo. Ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso ed altro, dal 2002 per strage ed altro. Dovrà scontare la pena dell'ergastolo. Il 10 dicembre del 1999 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.

Attilio Cubeddu nato il due marzo del '47 ad Arzana ( Nu). Dal 1997 è ricercato, per non essere rientrato al termine di un permesso, nella casa Circondariale di Badu è Carros (NU),dove era ristretto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Il 18 marzo del '98 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.

Cinquegranella Renato nato il 15 maggio del '49 a Napoli, ricercato dai primi di ottobore del 2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro. Il sette dicembre del 2018 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.

Bonavota Pasquale , nato il dieci gennaio del '74 a Vibo Valentia. Ricercato dal 28 novembre 2018 per " associazione di tipo mafioso" e " omicidio aggravato in concorso".

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