L'Anci Sicilia affianco ai Comuni per la riscossione dei tributi

Occorre potenziare le fasi di accertamento e di riscossione dei tributi locali con interventi mirati in grado di offrire un sostegno alle amministrazi...

Niki Mazzara

Occorre potenziare le fasi di accertamento e di riscossione dei tributi locali con interventi mirati in grado di offrire un sostegno alle amministrazioni comunali per acquisire nuove risorse finanziarie e contribuire alla lotta all’evasione-elusione fiscale. Èquanto sostiene l'Anci, (Associazione Nazionale Comuni d'Italia) della Sicilia che in tale ottica si è attivata stipulando protocolli d’intesa stipulati con l’Ordine degli Ingegneri, il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica e Meccanica dell’Università degli Studi di Palermo e l’Agenzia delle Entrate- Territorio. Una collaborazione finalizzata a coinvolgere i comuni siciliani in un percorso virtuoso per ridurre la dipendenza dai trasferimenti statali e regionali e per pianificare l’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia. E per rendere ancora più funzionali e concrete le finalità dei tre accordi l’AnciSicilia si è attivata per dare vita, già nelle prossime settimane, a tavoli tecnici e gruppi di lavoro che, relativamente ai protocolli stipulati, cercheranno di fornire alle amministrazioni nuovi strumenti orientati a reperire risorse in grado di alimentare le entrate. “In Sicilia – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario e segretario generale dell’AnciSicilia – soprattutto i bilanci dei piccoli comuni dipendono dai finanziamenti erogati dal governo nazionale e regionale e, in più, le entrate che derivano dai tributi locali non sono per nulla sufficienti. La nostra Associazione, proprio per aiutare i comuni a superare situazioni di grave disagio, vuole fornire strumenti adeguati per potenziare la riscossione e l’accertamento dei tributi locali con l’obiettivo di aumentare le risorse destinate ai servizi essenziali e nell’ottica di una piena applicazione del federalismo fiscale”. “D’altro canto – concludono Amenta e Alvano – in sede parlamentare il governo nazionale sta lavorando alla riforma del Catasto che prevede proprio un maggiore coinvolgimento dei comuni nella gestione degli immobili presenti nel territorio”.

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