Un vero e proprio bollettino di guerra quello che le forze dell'Ordine impegnate nel trapanese emettono quotidianamente.Un bollettino che indica come la drogascorra a fiumi in provincia nonostante gli sforzi di chi è preposto al controllo del territorio.
L'ultimo in ordine dui tempo arriva daiCarabinieri della Compagnia di Trapani che, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto e alla repressione dei reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno deferito in stato di libertà un trentenne trapanese mentre un secondo soggetto è stato segnalato alla locale Prefettura in qualità di assuntore.
Inoltre, in conclusione di diverse attività di indagine, hanno eseguito due ordinanze di sottoposizione alla detenzione domiciliare e una di aggravamento della misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia in carcere.
Più nello specifico, i militari operanti, nel corso dell’ennesima operazione antidroga portata a termine con successo nell’ultimo periodo, per cui si sono avvalsi della determinante collaborazione del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, hanno rinvenuto 6,5 grammi di marijuana, suddivisa in 9 dosi, nella disponibilità di G.A, 32enne trapanese, già gravato da precedenti di polizia che, per tale motivo, è stato deferito in stato di libertà.
P.G., 38 anni, trapanese, invece, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina del peso di 0,44 grammi, per cui è stato segnalato alla Prefettura di Trapani in qualità di assuntore.
I Carabinieri hanno poi dato esecuzione a due ordinanze di sottoposizione alla detenzione domiciliare, emesse dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, a carico di Rosario Orlando, 54 anni, nato a Erice per il reato di ricettazione,e Giuseppe Incarbona, 45enne di Paceco, per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, Alberto Canfgemi, 49 anni, trapanese, già agli arresti domiciliari con l’accusa di evasione e minaccia a Pubblico Ufficiale, è stato raggiunto da una ordinanza di aggravamento della misura in atto con quella più afflittiva della custodia in carcere, così come disposto dal Tribunale di Trapani.