Nell'epoca dei social, degli smartphone e dell'intelligenza artificiale questi restano, comunque, i giorni dell'oroscopo. "Sono pochissimi gli Italiani che riescono a resistere al richiamo di riviste, quotidiani e persino libri con le previsioni segno per segno dell'anno che verrà. Anche chi normalmente non li legge, all'inizio del nuovo anno in genere gli dà uno sguardo. E' possibile stimare che a consultare gli oroscopi, in questi giorni, siano 9 persone su 10, con un 3% di compulsivi, cioè di persone che si fanno pesantemente influenzare in ogni aspetto della vita". Ad affermarlo, in un'articolo apparso su AdnKronos, è lo psichiatra Tonino Cantelmi, professore di cyberpsicologia alla Università europea di Roma (Uer), che sull'argomento ha svolto varie ricerche. "Siamo tutti suggestionabili e influenzabili: è il paradosso dell'irrazionale nell'era della tecnologia, che risponde a un bisogno ancora insoddisfatto, nonostante i grandi progressi della scienza, quello di controllare il futuro. In Italia, poi, tendiamo a essere superstiziosi. E se c'è chi guarda agli oroscopi con scetticismo, o come una forma di gioco collettivo, l'illusione ancora regge: nella migliore delle ipotesi sappiamo che è una sciocchezza, ma leggiamo lo stesso le previsioni per il nostro segno zodiacale". "Fra i giovanissimi - prosegue il professore Cantelmi - gli oroscopi hanno molto successo, soprattutto quelli proposti sui social e online. A maghi, cartomanti e simili i nostri connazionali credono ancora: almeno 4 su 10 si fidano di indovini e chiaroveggenti con la speranza di avere informazioni soprattutto su denaro, salute, amore e lavoro". Non si registrano grandi differenze di ceto sociale o di genere tra chi legge e segue l'oroscopo. "Se le donne chiedono consigli sulla vita affettiva e sentimentale e sulla salute, gli uomini si concentrano su denaro, affari e lavoro. Professionisti della finanza, attrici e persone di potere si affidano da anni con discrezione ai servigi di maghi e indovini", dice lo psichiatra. "Il mio consiglio - conclude - è quello di provare con un proposito per il nuovo anno: non guardiamo l'oroscopo del 2018. Anche perché c'è un fenomeno in psicologia, quello della profezia che si autoavvera. Se veniamo suggestionati, alla fine ci condizioniamo e, senza accorgerci, facciamo realizzare il vaticinio che ci aveva tanto colpito. Meglio evitare, dunque. Fosse per me gli oroscopi sarebbero da abolire".
Italiani: 9 su 10 "pazzi" per l'oroscopo
Nell'epoca dei social, degli smartphone e dell'intelligenza artificiale questi restano, comunque, i giorni dell'oroscopo. "Sono pochissimi gli Italian...
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