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Ispezione al metanodotto Algeria-Italia, ordinanza della Capitaneria di Porto

Prenderanno il via il prossimo settembre e dureranno fino al 31 ottobre - eseguite dalla “Rina Consulting Spa per conto della “Transmediterranean Pipe

Redazione

Prenderanno il via il prossimo settembre e dureranno fino al 31 ottobre - eseguite dalla “Rina Consulting Spa per conto della “Transmediterranean Pipeline Company Ltd - le attività sul metanodotto Algeria–Italia. Lo rende noto la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo che ha emanato apposita ordinanza. Nello specifico saranno eseguiti l'ispezione geofisica a mezzo “Side Scan Sonar” a doppia frequenza GEOACOUSTICS 100 – 500 kHZ; l'ispezione batimetrica a mezzo “Multibeam Echosounder” Reason Seabat 8125 tra le batimetriche -3 mt e – 26 mt; l'ispezione visiva e strumentale a mezzo R.O.V. Nautec Perseo tra le batimetriche, - 3 mt e - 26 mt, dotato di Pipertracker TSS440; d) Ispezione batimetrica a mezzo “Single Beam Echosounder” ODOM Hydrotak 200kHZ tra le batimetriche -0,5 mt e – 3,5 mt; il rilievo della linea di costa tramite sistema topografico RTK. Le attività sopra descritte avverranno all’interno di una zona di mare al largo della costa e saranno eseguite con l'ausilio di due natanti, il "Titan" e un gommone. Il primo, si legge nell'ordinanza della Capitaneria di Porto, "durante le operazioni dovrà essere considerata “nave con manovrabilità limitata" ai sensi della Regola 3, comma 2, lett. ii) del vigente Regolamento Internazionale per prevenire gli abbordi in mare 1972". Durante tutto il periodo indicato le navi e i natanti di qualsiasi tipo, in transito nella zona interessata dalle indagini devono mantenersi ad una distanza di sicurezza non inferiore a 1.000 metri dall’unità “Titan" e, in ogni caso, non si deve intralciarne la rotta. Tutte le imbarcazioni in transito in prossimità della zona di mare interessata dovranno procedere con la massima cautela e navigare, compatibilmente con l’esigenza di manovra, a velocità ridotta; prestare la massima attenzione alle segnalazioni che potrebbero essere loro rivolte dalle unità impegnate nelle operazioni e attenersi agli ordini, alle indicazioni e agli inviti a loro rivolti. I comandanti delle unità impegnate nelle operazioni sono tenuti ad accertare che le condizioni meteomarine siano tali da consentire lo svolgimento in sicurezza dell’attività in programma e dovranno predisporre idonea illuminazione e segnaletica diurna indicante “nave in difficoltà di manovra”, secondo quanto previsto dalla Convenzione per prevenire gli abbordi in mare del 1972; dare comunicazione giornaliera di inizio e fine attività alla sala Operativa della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo e adempiere agli obblighi di comunicazione imposti dall’Istituto Idrografico della Marina.

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