"Insieme per San Vito" sollecita l'approvazione del consuntivo 2012

Il rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2012 del Comune di San Vito non è stato ancora approvato e il gruppo consiliare "Insieme ...

Niki Mazzara

Il rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2012 del Comune di San Vito non è stato ancora approvato e il gruppo consiliare "Insieme per San Vito" - in una nota diffusa alla stampa - evidenzia le ricadute negative per l’operatività dell’amministrazione comunale. Sulla questione è stata anche presentata un’interrogazione al sindaco Matteo Rizzo e al presidente del Consiglio comunale. Lo stesso documento è stato trasmesso anche all’Assessorato regionale alle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e, per conoscenza, alla Corte dei Conti. E' scaduto, infatti, lo scorso 30 aprile il termine entro cui gli Enti devono approvare il rendiconto della gestione finanziaria relativo all’anno precedente. Termine che, con una propria circolare, l’assessore regionale alle Autonomie locali ha prorogato di 20 giorni, diffidando gli Enti locali ad adempiere alla norma di legge entro e non oltre la proroga concessa. "L’amministrazione Rizzo - scrivono gli esponenti di "Insieme per San Vito" - avrebbe, quindi, dovuto dare il via libera allo strumento finanziario entro il mese di maggio, prima delle elezioni amministrative, ma così non è stato. E così non è stato anche dopo il risultato elettorale che lo ha riconfermato alla guida del Comune". "Nessuna proposta di deliberazione - sottolineano i consiglieri - corredata da tutti gli allegati e i pareri previsti per legge, è stata fino ad ora presentata in Consiglio comunale, nè, tantomeno, messa a disposizione, come prevede la normativa, dei consiglieri del gruppo di opposizione. Secondo "Insieme per San Vito" la mancata approvazione del rendiconto di gestione "testimonia un comportamento difforme dalla sana gestione finanziaria e determina ricadute negative per l’operatività dell’amministrazione e per la sua immagine. Un provvedimento estremo potrebbe essere la nomina di un commissario ad acta inviato dalla Regione. Il rischio concreto è che la mancata approvazione del documento finanziario blocchi la conseguenziale approvazione del bilancio di previsione (scadenza 30 giugno come previsto dalla circolare regionale n.2 del 21 gennaio 2013) e, quindi, l’attività programmatica dell’amministrazione”.

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