Ha preso il via stamane, davanti alla Corte dAssise di Trapani, il processo a carico di Aminta Altamirano Guerrero, la 34enne messicana accusata di avere ucciso il figlioletto Lorenz Renda, somministrandogli una overdose dell'antidepressivo che le era stato prescritto. La donna, dopo la separazione dal marito, che si era poi trasferito a lavorare in Germania, era rimasta da sola ad Alcamo con il bambino. Proveremo, al di là di ogni ragionevole dubbio, che limputata si è resa responsabile dellomicidio del figlio, ha detto il pubblico ministero Sara Morri stamane. Secondo l'accusa, Aminta Altamirano Guerrero ha agito con premeditazione. L'accusa, infatti, è di omicidio volontario premeditato con l'aggravante di aver ucciso un discendente. In sede di richieste di prova la pm ha chiesto di chiamare a deporre amici e conoscenti a cui la donna avrebbe confidato a suo tempo lintenzione di togliersi la vita. Testimonieranno anche medici e psicologi che l'avevano in cura. Alla Corte è stato anche chiesto di disporre la trascrizione di alcuni colloqui dell'imputata avvenuti all'interno della Casa circondariale di Trapani, in cui la cittadina messicana si trova in custodia cautelare dal giorno del suo arresto, intercettati dagli investigatori. Secondo l'avvocato difensore, Baldassare Lauria, sarà invece possibile provare la completa estraneità della sua assistita al fatto che le viene addebitato. "Ci sono elementi - commenta il legale - a sostegno dell'assunzione autonoma del farmaco da parte del  bambino  che avrebbe eluso la sorveglianza della madre. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 13 aprile con le audizioni dei primi testimoni.
Iniziato il processo per la morte di Lorenz Renda
Ha preso il via stamane, davanti alla Corte dAssise di Trapani, il processo a carico di Aminta Altamirano Guerrero, la 34enne messicana accusata di a...
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