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Il prefetto Priolo incontra i sindaci: "Fare sistema contro i problemi del territorio"

A poco meno di un mese dal suo insediamento, il nuovo prefetto di Trapani Giuseppe Priolo ha incontrato ieri, a Palazzo del Governo, i rappresentanti ...

Ornella Fulco

A poco meno di un mese dal suo insediamento, il nuovo prefetto di Trapani Giuseppe Priolo ha incontrato ieri, a Palazzo del Governo, i rappresentanti delle amministrazioni locali della provincia, presenti anche i vertici delle forze di polizia, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e i dirigenti della Prefettura. Nel suo discorso di saluto, Priolo ha manifestato apprezzamento per l’impegno ed il senso di responsabilità mostrato dai sindaci nell’espletamento del mandato e ha sottolineato le enormi potenzialità - sotto l’aspetto artistico, ambientale e paesaggistico - di Trapani e di tutta la provincia. Il prefetto si è poi soffermato sulla gestione dell’accoglienza dei migranti, e sull’hotspot di Milo ritenuto, a ben ragione, anche oltre i confini nazionali , centro pilota di assoluta eccellenza. Priolo ha sottolineato la necessità, per far fronte comune contro le problematiche che affliggono il territorio trapanese, tra cui la presenza, talora asfissiante, della criminalità organizzata che “contende” alle Istituzioni il controllo del territorio, di una efficace sinergia con gli enti locali per sostenere e aiutare a resistere i cittadini e le imprese a queste pressioni indebite e ai condizionamenti palesi e occulti. Il prefetto ha anche rimarcato che un efficiente utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, costituisce un messaggio importante e quanto sia "devastante" che un bene, dopo essere stato sottratto alla criminalità organizzata, viene mal gestito o addirittura lasciato in condizioni di abbandono e di degrado. Un tema, quello dei beni confiscati, oggi più che mai, di grande rilievo che deve fornire occasione per dimostrare, che lo Stato c’è e non "crea disoccupazione" laddove prima, seppure attraverso distorsioni e illegalità, c’era lavoro; che lo Stato "favorisce efficienza, sviluppo, sicurezza e occupazione". "Il dialogo con le autonomie locali - ha proseguito Priolo - seppur nel rispetto dei ruoli che, talora, possono imporre anche scelte difficili e non sempre condivise, ma che comunque vanno rispettate, è strumento indispensabile per svolgere al meglio le funzioni che l’ordinamento mi attribuisce". Priolo si è detto convinto di dover svolgere un ruolo di congiunzione e di coesione sul territorio, capace di raccogliere e interpretare le esigenze e i bisogni delle singole comunità, per giungere a soluzioni condivise, efficaci ed adeguate. In tale ottica, il prefetto, nella considerazione che il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica è un organismo aperto, al quale debbono intervenire i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e, in primis, i sindaci, ha comunicato che intende proiettare tale organismo anche sul territorio, con una sessione di riunioni itineranti anche per far avvertire ai cittadini "la presenza diretta, la vicinanza e l’attenzione delle Istituzioni alle specifiche problematiche di quel territorio o di quel particolare settore di attività". Priolo ha invitato i sindaci a promuovere sempre di più l’impegno concorde e solidale di tutte le componenti sociali ed istituzionali e a fare sistema mettendo insieme le energie per raggiungere scopi comuni. Si è riferito, in particolare, alla possibilità di consorziare alcuni servizi essenziali per la collettività, come le polizie locali, la gestione dei beni confiscati, la gestione associata delle gare d’appalto attraverso le Centrali uniche di committenza, la gestione associata di servizi di pubblica utilità. La necessità di operare insieme è stata confermata dai rappresentanti delle forze dell’ordine e particolarmente apprezzata dai sindaci che hanno voluto dare ulteriori contributi alle tematiche trattate con i loro interventi. Il primo cittadino di Trapani, Vito Damiano, ha sottolineato i benefici delle attività consorziate, i sindaci di Marsala e di Pantelleria hanno espresso particolare apprezzamento per l’idea dei Comitati itineranti, il sindaco di Alcamo ha auspicato incontri organici, non dettati da singole emergenze, mentre il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ha posto l’accento sulle carenze di personale, che accomunano tutti gli Enti, e sulle difficoltà finanziarie e gestional dovute anche all'obbligo di rispettare il Patto di stabilità. A conclusione dell’incontro il prefetto Priolo ha comunicato che il primo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica sul territorio si terrà a Marsala dove, nei mesi scorsi, è avvenuto l'efferato omicidio del maresciallo dei Carabinieri Silvio Mirarchi.

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