Dunque è deciso. Le Camere sono state sciolte dal presidente della Repubblica Mattarella ed il presidente del Consiglio Gentiloni ha fissato la data delle elezioni per il 4 marzo. Due adempimenti di legge cui le cariche istituzionali hanno ottemperato. La legislatura si chiude senza traumi, nei tempi previsti. Da ora al 4 marzo sarà una lunga volata , poco più di sessanta giorni in cui gli animi , peraltro già accesi, si riscalderanno ancora di più. Se sino ad oggi abbiamo assistito ad accuse pesanti da parte dei leaders delle varie componenti politiche, non è difficile prevedere che ci sarà un inasprimento. Speriamo solo che non si arrivi alla barbarie. I sondaggi dicono che nel tripolarismo che sembra caratterizzare la sfida, il centro destra sia avanti e che lo segua il Movimento 5 Stelle. Il Pd arranca e sembra quel ciclista affaticato che in salita perde sempre più metri dai battistrada. Di altre liste si hanno deboli presenze o sembrano addirittura non pervenute. Il tutto, oggi. La domanda è se in questo lasso di tempo che porta al 4 marzo cambierà qualcosa ed eventualmente quanto ed in che misura. Noi seguiremo levolversi della campagna elettorale anche perché non sappiamo ancora se la data delle elezioni nazionali sarà la stessa per altre elezioni, quelle amministrative, che interessano diversi comuni trapanesi. Intanto godiamoci queste festività a cavallo tra un anno che va a finire senza rimpianti eccessivi ed un altro che inizierà senza aspettative eccessive.
Il 4 marzo al voto
Dunque è deciso. Le Camere sono state sciolte dal presidente della Repubblica Mattarella ed il presidente del Consiglio Gentiloni ha fissato la data d...
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