Palermo - Il Tribunale del Riesame di Palermo che ha accolto quasi integralmente il ricorso presentato dall’avvocato Vito Di Graziano contro le misure cautelari imposte a Nino Papania, ex senatore alcamese, e al suo collaboratore Angelo Rocca. Entrambi erano rimasti coinvolti nell'inchiesta della guardia di finanza su presunti illeciti nella gestione dei fondi per la formazione professionale.
Si tratta dei sequestri disposti dal tribunale misure di prevenzione nell'ambito della stessa inchiesta.Inizialmente, era stato disposto un sequestro preventivo di denaro per 714.000 euro nei confronti di Papania. Il Riesame ha ridotto la somma sequestrata a soli 16.500 euro. Anche per Angelo Rocca, ex candidato alle ultime elezioni regionali, il sequestro è stato ridotto da 232.000 a 28.000 euro. Oltre alla diminuzione delle somme, il Tribunale ha anche annullato il divieto di dimora per Rocca, che tuttavia resta agli arresti domiciliari. Il legale dei due, l’avvocato Di Graziano, ha già annunciato di aver presentato un nuovo ricorso per contestare le altre misure cautelari residue.
Nell’inchiesta, che oltre a Papania e Rocca ha visto finire agli arresti domiciliari Ignazio Chianetta e Manfredi Vitello, sono stati coinvolti anche diversi consiglieri comunali di Marsala, Custonaci e Castelvetrano, sono 24 gli indagati complessivamente.