Fratelli d’Italia Doc è lilibetano

Lo scorso gennaio avevamo scritto una nota con cui sottolineavamo come il neo movimento politico di La Russa e Meloni  “Fratelli d’Italia” riprende...

Lo scorso gennaio avevamo scritto una nota con cui sottolineavamo come il neo movimento politico di La Russa e Meloni  “Fratelli d’Italia” riprendeva il nome di un partito politico nato a Marsala e che si era presentato alle elezioni amministrative. Abbiamo ricevuto ora una nota di Salvatore P.G. Rubbino che, quale rappresentante legale e Segretario Nazionale del partito, contesta la denominazione del movimento degli ex An ricordando come “in data 21 ottobre 2004, veniva costituito in Marsala il Partito Politico Fratelli d’Italia e da allora lo stesso ha partecipato a diverse competizioni elettorali: Marsala 2007, (con eletti; Trapani, elezioni provinciali (con eletti) e comunali Marsala e Trapani 2012 come certificato dalla Prefettura di Trapani. Inoltre nel 2012 il Partito politico MPFI ha regolarmente partecipato alle elezioni siciliane depositando il proprio simbolo presso la Regione Sicilia nella qualità di partito politico, oltre ad avere un proprio dominio internet dal 2005. Infine, oltre alle certificazioni sopramenzionate, il simbolo è stato regolarmente depositato anche presso l’ Ufficio elettorale centrale regionale costituito presso la Sezione regionale civile della Corte di Cassazione presso la Corte d’Appello di Palermo in ossequio agli art 23 e 69 dello Statuto della Regione Sicilia. Successivamente l’ammissione del partito politico MPFI veniva pubblicata in ossequio alle disposizioni regionali nel Supplemento ordinario n. 2 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (p. I) n. 41 del 28 settembre 2012 (n. 39)”. Tutti passaggi che stanno a dimostrare l’anteriorità del movimento politico mato a Marsala rispetto a quello romano, anche se, come afferma lo stesso Rubino” incomprensibilmente è stata negata al MPFI la possibilità di partecipare alle elezioni nazionali con il proprio simbolo in quanto ritenuto confondibile con quello proprio della neoformazione politica facente capo agli On.li La Russa, Meloni e Crosetto sorta il 21 dicembre 2012 u.s. Ciò non solo appare un non senso, svilendo un decennio di attività politica svolta con costanza crescente ed impegno costante, ma sembra poggiare sull’assunto per cui la Regione Sicilia non costituisca parte rilevante del territorio nazionale al fine di poter consentire al nostro Partito di fruire di un uso considerato tradizionale del simbolo stesso. Il MPFI avendo un uso tradizionale del simbolo e del nome certificato e documentabile come partito politico” e da qui aveva avanzato la richiesta che le autorità competenti procedessero ad “ annullare l’uso improprio della dicitura “Fratelli d’Italia”, elemento distintivo, identitario e tradizionale del MPFI di Marsala da parte di soggetti che non possono vantare nessun diritto storico ed uso tradizionale”. Cosa che non è avvenuta. Insomma, anche affermare la propria identità politica, in Italia, è difficile per la sopraffazione di chi gestisce in prima istanza il potere. Prendiamo atto della nota del dottor Rubino a cui va il nostro augurio che riesca ad affermare il suo diritto di primogenitura sul nome e che, nel rispetto delle regole democratiche, possa presentarsi con la sua identità politica al vaglio degli elettori.

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