Èstata fissata per il prossimo 9 ottobre, dinanzi al gup di Trapani Antonio Cavasino, l'udienza preliminare che vede Antonino Madone accusato di omicidio pluriaggravato ai danni della ex moglie Anna Manuguerra. La donna venne ritrovata in fin di vita dall'anziana madre nella abitazione coniugale in via Speranza di Nubia, frazione di Paceco, il 20 novembre 2016. Madone fu arrestato poco dopo dai Carabinieri. Il sostituto procuratore di Trapani Antonio Sgarrella ha deciso di contestare all'uomo l'aggravante della crudeltà - per le 26 coltellate inferte alla donna - ma anche, con un secondo capo d'accusa, i maltrattamenti subiti da Anna Manuguerra. Era stata proprio questa situazione ormai insostenibile a indurla a chiedere - e ottenere dal giudice - la separazione da quell'uomo violento che, nel corso degli anni "aveva posto in essere una pluralità di azioni vessatorie morali, fisiche e psicologiche a mezzo di condotte abituali tese a ledere l'integrità psicologica, morale e fisica della moglie", come si legge nel capo di imputazione. Circostanze che erano state subito poste all'attenzione del pm dal legale delle parti offese, l'avvocato Vincenzo Maltese, che aveva chiesto e ottenuto che i figli della donna venissero sentiti come persone informate dei fatti. Antonino Madone, che si trova in custodia cautelare in carcere dal momento dell'arresto, è assistito dall'avvocato Orazio Rapisarda. Scontata è la costituzione di parte civile dei tre figli della donna, di cui uno presta servizio nell'Arma dei Carabinieri, che continueranno ad essere assistiti dall'avvocato Maltese.
Femminicidio Manuguerra, fissata udienza davanti al gup
Èstata fissata per il prossimo 9 ottobre, dinanzi al gup di Trapani Antonio Cavasino, l'udienza preliminare che vede Antonino Madone accusato di omici...
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