Favignana, collegamenti Siremar, occupata aula consiliare

Favignana, 11 marzo 2011- In strato di agitazione i consiglieri comunali di Favignana che hanno deciso di occupare l'aula consiliare di Palazzo Florio visto lo stato di abbandono in cui versano le isole mal collegate, o non del tutto collegate, durante la stagione invernale da una società pubblica quale la Siremar.  La situazione è diventa insosteniubile in particolare per Marettimo sempre più abbandonata a sé stessa. I consiglieri comunale egusei chiedono una  "corretta politica dei trasporti” e  "l'attivazione della seconda linea di aliscafi attraverso un accordo temporaneo con un'altra compagnia di navigazione" , attivazione necessaria ed improrogabile visti i continui  " disservizi provocati dalla compagnia di navigazione 'Siremar'".  Il Presidente del consiglio provinciale Peppe Poma, a nome dell’intero Consiglio Provinciale di Trapani, è sceso oggi in campo a sostegno dei Consiglieri Comunali di Favignana chiedendo l’immediato intervento del Governo regionale per porre fine ai gravi disservizi nei collegamenti marittimi con la terra ferma. A tal fine, il Presidente del Consiglio Provinciale, che ha espresso anche piena solidarietà agli amministratori locali e a tutti gli abitanti dell’arcipelago delle Egadi, ha fatto pervenire all’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Avv. Carmelo Pietro Russo, nonché, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco di Favignana, una nota in cui scrive " l’eclatante azione di protesta decisa dai Consiglieri Comunali di Favignana i quali hanno occupato l’aula consiliare per denunciare, per l’ennesima volta ed in maniera ancora più forte e pressante, i pesanti disservizi che si registrano nei collegamenti con la terra ferma che dovrebbero essere assicurati, in particolare, dalla Siremar, non può assolutamente passare sotto silenzio. Chiediamo al Governo Regionale Siciliano di volersi immediatamente attivare per risolvere in tempi rapidi la grave problematica e garantire, finalmente, all’arcipelago delle Egadi ed ai cittadini che le abitano, il sacrosanto diritto alla continuità territoriale, diritto da finanziare con fondi ordinari per evitare il ricorso all’ennesima soluzione tampone che, come già avviene da diversi anni a questa parte, fra qualche tempo riproporrebbe il problema della carenza dei collegamenti in tutta la sua drammaticità".