Cronaca

Covid-19. Romano Perticone ex granata e il suo "Discorso alla Squadra"

L'invito a tutti a non arrendersi mai...

Laura Spanò

In queste settimane di grande emergenza Covid-19, la redazione di TrapaniOggi ha cercato di dare voce a tanti di Voi, sparsi lungo tutta questa Italia, bella e martoriata, che con semplici gesti ha saputo infondere coraggio a tutti. Oggi lo spazio è dedicato ad un ex difensore del Trapani Calcio, Romano Perticone (ora al Cittadella). Il suo "Discorso alla Squadra", ci è apparso il giusto messaggio da far veicolare a quanti appartengono al mondo del Calcio, quindi: calciatori e staff tecnico, ma non solo. Romano Perticone, usando la metofora a lui più congeniale del calcio, invita tutti a non arrendersi mai e a continuare a sperare... Quello di Romano Perticone pensiamo è più che un messaggio dedicato a tutti i compagni che vivono le realtà del Calcio ognuno nelle proprie squadre di questa Italia, è anche l'"Invito" rivolto a tutti noi a non Arrenderci!

Ecco quanto scrive Romano Perticone ...

"Nessuno di noi pensava di trovarsi in questa posizione a questo punto della stagione, speravamo di essere molto più tranquilli, ma tant’è. Siamo in difficoltà ma la difficoltà e’ un’opportunità, e’ il momento della crescita.Ora dobbiamo pensare a salvarci e solo noi possiamo salvare noi stessi. Ci tireremo fuori perché siamo forti, ma dobbiamo fare sacrifici e tutelare il gruppo, la squadra, dobbiamo mettere il noi davanti all’io e non saranno ammessi comportamenti superficiali da parte di nessuno, nessun egoismo sarà tollerato.Sarà l’atteggiamento a fare la differenza,non è importante chi farà gol, sarà importante portare a casa i tre punti a tutti i costi.Questa partita è la più importante del campionato contro una squadra che ha già dimostrato la sua pericolosità, la sua determinazione e caparbietà contro un avversario di alto livello.Dobbiamo stare chiusi e stretti per poi ripartire, questo l’aspetto tattico.Ed infine ora immaginiamo la vittoria dopo il sacrificio, la gioia di abbracciarsi tutti a fine partita, il sapere di aver fatto il proprio dovere, di aver contribuito ognuno al massimo delle proprie possibilità al trionfo".Romano

Post scritptum ho usato la lingua volgare, la più comune, quella che conosco e conoscono tutti, il calcio come la vita e’ come si reagisce alle situazioni spiacevoli. Hanno in comune due regole fondamentali: non mollare mai e non dimenticare la regola numero uno"

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