Politica

Crisi Idrica: Di Paola (M5S): Dobbiamo abbattere le bollette

Raddoppiare fondi per manutenzione reti idriche

Redazione

Trapani - Raddoppiare le somme del bilancio regionale per mitigare le bollette dei siciliani, creando un fondo per la manutenzione straordinaria delle reti idriche che non ricada sulle tasche dei siciliani. Dobbiamo abbattere il costo delle bollette. E creare un fondo di progettazione per il recupero delle acque reflue da poter utilizzare per fini irrigui in agricoltura. Sono questi due degli emendamenti che il Movimento 5 Stelle all’ARS andrà a depositare nella prossima manovra di assestamento bilancio che riguarda circa 400 milioni di euro. Ad annunciarlo è il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola che in questi giorni ha proposto alle ATI Siciliane, le Assemblee Territoriali idriche delle nove ex province siciliane. “Sto incontrando sindaci, ATI e soggetti gestori - spiega Nuccio Di Paola - per raccogliere proposte da mettere nero su bianco per mitigare gli effetti della crisi idrica che sta mettendo in ginocchio interi reparti produttivi della nostra Sicilia. Ieri insieme agli esponenti del Movimento 5 Stelle, ho incontrato le autorità preposte di Trapani e Palermo e i soggetti gestori del Nisseno. Nei prossimi giorni proseguirò con altre tappe. Da questi primi incontri, sono già scaturite delle proposte che trasformeremo immediatamente in atti parlamentari ed emendamenti. La prima idea è quella di implementare di ulteriori 70 milioni di euro il fondo regionale sulla manutenzione straordinaria delle reti idriche per fare in modo che non ricadano sui cittadini ed in secondo luogo di poter creare le condizioni strutturali per recuperare le acque reflue in agricoltura”.

A Trapani l’incontro, si è tenuto nella Sala Sodano di Palazzo d’Alì. Erano presenti oltre il deputato regionale del M5S, Cristina Ciminnisi e il presidente dell’ATI Trapani, Francesco Gruppuso, numerosi sindaci della provincia. Ciminnisi ha evidenziato le specificità della provincia di Trapani, dove 16 dei 25 comuni erano precedentemente gestiti dall’EAS, un ente non più operativo, e ora devono affrontare autonomamente i costi di manutenzione delle reti idriche. «Abbiamo già portato queste criticità all’attenzione del Governo Schifani molto prima dell’attuale crisi idrica», ha dichiarato Ciminnisi, sottolineando come la mancanza di un gestore unico per l’ATI di Trapani aggravi ulteriormente la situazione. Il M5S punta ora su progetti esecutivi e finanziabili entro la fine dell’anno, per evitare che i problemi strutturali dell’ATI Trapani si traducano in ulteriori ritardi e opportunità perse. «Vogliamo andare incontro ai comuni, come il Governo Regionale non è stato capace di fare, e garantire che le risorse previste nella manovra siano utilizzate in modo concreto e tempestivo», ha concluso Ciminnisi.

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