Cronaca

Coronavirus: Annullata la 25^ Giornata della Memoria e dell’Impegno per le Vittime Innocenti delle mafie a Palermo

L'evento rimandato ad ottobre prossimo

Redazione

Tra gli eventi a livello nazionale cancellati per effetto dell'emergenza Coronavirus, anche la 25^ Giornata della Memoria e dell’Impegno per le Vittime Innocenti delle mafie che si sarebbe dovuta celebrare a Palermo il prossimo 21 marzo. La manifestazione è stata rimandata al 23 e 24 ottobre.

"Non lasciamo però che questa notizia ci getti nello sconforto, soprattutto per tutti quelli che in mesi e mesi di lavoro ininterrotto, si sono impegnati affinché tutto potesse andare per il meglio, sottraendo tempo alle loro famiglie e a tutto ciò che non fosse Libera - così sottolineano gli organizzatori di Libera". "Il nostro GRAZIE va soprattutto a loro, a Libera Contro le Mafie, a Libera Palermo contro le mafie e al Comune di Palermo, con la promessa che ad ottobre saremo ancora più numerosi e che, come diciamo sempre, il 21 marzo per noi è ogni giorno dell’anno. E ai familiari delle Vittime Innocenti vogliamo assicurare che mai verrà meno il nostro Impegno di Memoria per i loro cari. Tita e tutta Libera Vallecamonica - Presidio Nino e Ida Agostino".

Il 21 marzo in questi lunghi 25 anni, è un momento di riflessione e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire. Una giornata in cui si chiedono verità e giustizia per quelle vittime ed è altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate. Leggere i nomi e i cognomi delle vittime è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, per non far morire le idee testimoniate e l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile. Nel corso di questi 25 anni le centinaia di migliaia di ragazzi che hanno partecipato hanno sempre più compreso che dietro quel lungo elenco, quello scorrere innumerevole di nomi e cognomi, ci sono esseri umani veri e propri, storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

Perché Palermo

Promuovere la giornata nazionale della memoria e dell’impegno in Sicilia e portare migliaia di persone e di giovani a ricordare le vittime innocenti nella città di Palermo è oggi assunzione di corresponsabilità collettiva e occasione per una riflessione profonda sullo stato della lotta alle mafie e alla corruzione nel nostro Paese. Palermo, una città profondamente cambiata: è ancora città di contrasti e di conflitti, dove la mafia esiste ancora, ma oggi non comanda più, mentre si moltiplicano le esperienze di resistenza ad ogni forma di oppressione e di violenza, a partire dai beni confiscati alle mafie, oggi divenuti beni comuni, restituiti alla collettività. Palermo, la città che nel 2000 ha ospitato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel corso della quale è stata siglata la Convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale, trattato multilaterale che compirà 20 anni nel 2020. Un anniversario per riflettere e fare il punto sull’efficacia degli strumenti internazionali adottati per la lotta al crimine organizzato. Dalla piazza di Palermo saranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie e della corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione ma impegno per il cambiamento, trasformazione della memoria d’occasione, inamidata, in memoria condivisa e pubblica, in memoria viva. Da Palermo e da tanti punti di lettura in tutta Italia e all’estero, l'elenco dei nomi ci ricordano che la memoria è un valore, è una risorsa. Questa giornata non è solo testimonianza, non è semplicemente un gesto: è un sentimento di gratitudine e riconoscenza per quanti hanno perso la vita. È tutto questo, ma anche qualcosa di più. Non basta avere memoria, occorre coltivarla e trasmetterla. Le vittime che ricordiamo in quel giorno e negli altri 364 giorni non sono un semplice elenco di nomi. Sono, devono essere, altrettanti stimoli a interrogarsi e conoscere per fare, per esserci, per cambiare. Sono volti, persone che hanno molto da dirci e da insegnarci nel presente. Un presente dove la nostra responsabilità è il luogo del rispetto della memoria. L'obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con tanti collegamenti internazionali in Europa, Africa, America Latina: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie. Segnale che partirà da Palermo: città di mare che al mare, insieme a tutta la Sicilia, deve la sua forte identità. Dal mare arriva la ricchezza culturale della regione, arrivano da sempre il lavoro, il cibo, la vita. Dallo stesso mare arrivano a volte le tempeste, che non hanno mai piegato l’anima di queste terre. Una marea di persone da tutta Italia arriverà a Palermo. Il noi abbraccerà la Sicilia: quel noi fatto di gruppi, associazioni, studenti, scout, giovani e adulti che sono il volto dell’Italia bella, di un Paese più consapevole e responsabile. E che saranno a Palermo il 21 marzo 2020 per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie.

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