Parma, 26 maggio 2011 Le eruzioni del vulcano islandese Grimsvotn e di quello siciliano Etna sono finite ed i passeggeri possono tirare un sospiro di sollievo. Purtroppo, scrive in una nota Confconsumatori, non sono finiti i tentativi delle compagnie aeree, reiterati anche in questi giorni come nel passato, di affievolire i diritti dei passeggeri. Infatti tra i diritti spettanti ai passeggeri vi é quello di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto non utilizzato in seguito alla circostanze eccezionali verificatesi. Ebbene diverse compagnie hanno comunicato ai passeggeri che sarà rimborsata la somma corrisposta meno gli importi relativi alle tasse aeroportuali. Tale pretesa é del tutto illegittima in quanto al passeggero spetta il rimborso del prezzo pieno del biglietto non usato. I passeggeri, che hanno ricevuto questa risposta sappiano quindi che possono contestarla e pretendere il prezzo totale pagato. Ed essendo un diritto previsto dal regolamento comunitario 261/2004 si tratta di un diritto irrinunciabile. Quindi anche coloro che, ad esempio, hanno già accettato, senza saperlo, un pagamento parziale possono richiedere la restante somma. I passeggeri devono sapere, continua Confconsumatori, che il loro primo diritto era quello di essere imbarcati, il prima possibile, su altro volo per la destinazione finale, e che la rinuncia al volo era l'alternativa che la compagnia poteva prospettare. Ma era il passeggero che doveva scegliere e nessuno poteva imporgli di rinunciare al volo. Anche in questo caso se non sono state proposte le due soluzioni con l'invito a scegliere vi é stata una violazione del regolamento comunitario e il passeggero ha diritto al risarcimento degli eventuali danni che gli sono stati causati. In entrambi i casi é stata violata anche un'altra previsione del regolamento, ovvero l'informazione ai passeggeri innanzitutto sui propri diritti, oltre che sull'evolversi della situazione, le cancellazioni e i tempi di ritardo. Confconsumatori mette a disposizione dei passeggeri un apposito servizio informativo tramite l'indirizzo di posta elettronica disservizi.aerei@confconsumatori.it. «Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un tentativo di affievolire i diritti dei passeggeri. Le compagnie aeree, infatti, puntuali nel ricordare che di fronte ad una circostanza eccezionale non si ha diritto alla compensazione pecuniaria, sono state colte contemporaneamente da strana amnesia rispetto all'integralità degli altri diritti», ha dichiarato l'avv. Carmelo Calì, responsabile di Confconsumatori.
Confconsumatori: rimborsi totali per disagi aerei
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