E' diventata definitiva, dopo il rigetto da parte della Corte di Cassazione del ricorso presentato dai suoi legali, la condanna a dieci anni di reclusione inflitta allimprenditore alcamese Alberto Galofaro, 49 anni, per usura aggravata, tentata estorsione e detenzione abusiva di armi. Ieri gli agenti del locale Commissariato di Polizia lo hanno rintracciato nella sua abitazione estiva di Alcamo Marina e, concluse le formalità di rito, condotto alla Casa circondariale di Trapani in esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte dAppello di Palermo. Galofaro era stato condannato in 'primo grado a 16 anni di reclusione poi ridotti a 10 anni, 2 mesi e 28 giorni in Appello. Dalle indagini a suo tempo avviate da Polizia e Carabinieri era emerso che  prestava denaro a persone in difficoltà economiche alle quali si proponeva come operatore nel settore dellintermediazione del credito. A lui, infatti, faceva capo la società "Istituto Finanziario Europeo" S.r.l. con sede a Trapani. Alle somme prestate, secondo quanto evidenziato dagli investigatori, veniva però applicato un tasso dinteresse ben superiore a quello previsto dalla normativa: in alcuni casi fino al 190 per cento. Già nel 1996 Alberto Galofaro era stato destinatario di un provvedimento cautelare con il quale gli era stato imposto il divieto di dimora ad Alcamo perchè indagato per usura, detenzione di armi ed estorsione aggravata.
Condanna definitiva per l'imprenditore Alberto Galofaro
E' diventata definitiva, dopo il rigetto da parte della Corte di Cassazione del ricorso presentato dai suoi legali, la condanna a dieci anni di reclus...
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